NOTIZIE05/07/24 - COMUNICATO E’ in distribuzione l’ultimo numero della rivista culturale “Il Cristallo”, questa volta dedicata alla vicenda delle guerre in Europa e nel Medio Oriente. L’osservatore guarda allibito, a braccia conserte e con occhi ancora innocenti e ingenui, il gran teatro del mondo chiedendosi dove sta andando. Il disegno ironico di Sergio Camin esprime nella copertina lo sgomento, ma forse anche un briciolo di speranzosa attesa, dinanzi ai fatti che ci circondano: la realtà di Disney non era pronta per questo e il paperino (si) chiede Quo vadis Europa… In “Riarmo militare o riarmo morale?” già nelle prime pagine si pone infatti il dilemma che ora attanaglia l’occidente, anche nel contesto delle recenti elezioni europee e si scrive che “non era certo il sogno di Altiero Spinelli, del Manifesto di Ventotene e dei successivi padri fondatori dell’Europa Unita alimentare il vento di guerra e la corsa al riarmo che domina oggi le istituzioni europee. Ma l’Europa anche in Medio Oriente non brilla oggi per capacità di visione e strategia indipendente...” I saggi di Michele Nardelli e di Marco Boato fanno il punto sulle vere sfide che aspettano oggi i paesi europei dopo il secolo dei totalitarismi nel Novecento e dinanzi alla necessità di un cambio di paradigma che unisca il concetto di pace con quello di giustizia economica e di sostenibilità ambientale. Quattro contributi inquadrano altrettanti angoli del volto della città di Bolzano, su cui negli ultimi mesi (forse anni) cova senza esiti la discussione: il Museion con le polemiche sull’arte contemporanea, il costruendo “polo bibliotecario” con la novità del percorso di “Autonomy experience”, gli spazi urbani per la creatività musicale e il conferimento al capoluogo del titolo di “città della musica”. Il quadro bolzanino si completa con una ricerca sulla architettura abitativa degli anni sessanta con le sue tracce di decorazioni artistiche. La rivista si acquista nelle librerie o direttamente presso l’editore Alphabeta e Raetia. Informazioni:www.altoadigecultura.org Il direttore
06/12/23 - PRESENTAZIONE DEL LIBRO DI MASSIMO BERTOLDI: "Alexander Moissi. Grande attore europeo 1879-1935"
MASSIMO BERTOLDI RISCOPRE ALEXANDER MOISSI, GRANDE ATTORE EUROPEO DI FINE OTTOCENTO. LUNEDÍ 11 DICEMBRE ALLE 18.00 AL TEATRO COMUNALE LA PRESENTAZIONE DELLA MONOGRAFIA DEDICATA A QUESTA STAR CADUTA NELL’OBLIO. Da Trieste alla Berlino di Max Reinhardt, dai palcoscenici di Vienna agli Stati Uniti e all’Italia, la personalità di Moissi rivive nella nuova pubblicazione dello studioso bolzanino. Si intitola “Alexander Moissi. Grande attore europeo 1879-1935” (pubblicato da Cue Press, 2023) il nuovo libro di Massimo Bertoldi che sarà presentato lunedì 11 dicembre h. 18 nel foyer del Teatro Comunale di Bolzano. L’incontro culturale – organizzato dal Teatro Stabile di Bolzano e dalla rivista “Il Cristallo” – è moderato da Alberto Faustini e prevede la partecipazione dell’autore affiancato da due registi importanti e assai conosciuti, appartenenti a generazioni e pratiche artistiche diverse, Marco Bernardi e Andrea Bernard. L’ingresso è libero e gratuito. Non sono pochi gli aspetti da dibattere relativi alla vita e all’arte di questo attore nato nella Trieste asburgica di fine ‘800, chiamato Alessandro per la madre italiana, Alexandru per il padre albanese e soprattutto Alexander in relazione alla sua lunga militanza e affermazione sui palcoscenici dell’area tedesca: soprattutto Berlino – dove Moissi incontra Max Reinhardt, maestro di regia del Novecento, che lo valorizza e lo consacra – e Vienna che lo adotta come autentica star, per poi conquistare le platee europee, italiane comprese, e mondiali, dagli Stati Uniti all’Egitto. Dotato di una voce particolare, tenorile e melodica, viziata da una non sempre corretta pronuncia della lingua tedesca, perciò esaltata dalla critica per la sua originalità oppure duramente criticata, Moissi consegna alla storia del teatro interpretazioni di superba bellezza e passione a contatto con i personaggi di Shakespeare, Tolstoj, Hofmannsthal, Pirandello, Wedekind, Schnitzler, Sofocle, Shaw. Anche Ferruccio Busoni riconosce il suo talento attorale tanto da scrivere per lui la commedia “Arlecchino o le finestre”. Il pubblico del vecchio Teatro Verdi di Bolzano ha modo di applaudire Moissi nel 1934. Eppure questo fondamentale attore è stato dimenticato, troppo in fretta, sepolto dalle macerie della Seconda guerra mondiale e ora dissepolto dallo studio condotto da Bertoldi, studioso e critico teatrale bolzanino del quotidiano “Alto Adige” di Bolzano, del magazine “Hystrio” e redattore della rivista “Il Cristallo”. Bertoldi ha curato numerose pubblicazioni dedicate alla storia del Teatro Stabile di Bolzano, da ultima “Teatro Stabile 70. La storia, gli spettacoli” pubblicato da Electa. È coautore del libro dedicato del Teatro Verdi di Bolzano, colpito durante un bombardamento della Seconda guerra mondiale e ha scritto “Lungo la via del Brennero. Viaggio nello spettacolo dal tardo medioevo al Rinascimento”, oltre a vari saggi dedicati alla cultura teatrale medievale e rinascimentale.
30/07/22 - COMUNICATO Nel recente numero del "Cristallo" pubblicato ora on line, uscito durante la scorsa primavera nella sua versione cartacea, compaiono diversi riferimenti al ricordo di fatti storici del passato e alla importanza della memoria, legata anche a luoghi fisici e a città dove si vive. Non dimenticare, è l'appello implicito che si rivolge al lettore. Anche per guardare meglio nel presente e nel futuro, non solo per conoscere il passato. L'altro tema è la guerra della Russia contro l'Ucraina, in cui siamo immersi dallo scorso febbraio e da cui al momento non si esce. Degli anni precedenti in cui lo scontro sanguinoso era in atto, ma in forma diversa e limitato alle regioni di frontiera, l'Occidente non si era accorto o aveva fatto finta di non accorgersi. Il Covid è sembrato passare in secondo piano, dopo che per più di due anni aveva dominato la scena. Un contributo molto interessante di Giuseppe Perna illustra il conflitto che si è registrato nella pandemia tra la impostazione scientifica e l'insieme di credenze che rifiutavano il vaccino. Altri saggi riguardano la filosofia, la letteratura, il teatro, il cinema. Ma oggi ci troviamo in un'Italia decapitata dal suo governo, che chiude anticipatamente la legislatura. In fretta e furia si va ad un voto praticamente estivo, il 25 settembre prossimo, con una legge elettorale ibrida e insidiosa, un evidente logoramento del sistema politico, dei partiti, e ancor più del corpo elettorale, sotto stress e sempre meno fiducioso nella sua classe politica. L'Italia ha già collezionato fin troppe occasioni mancate e una spinta al cambiamento avrebbe potuto venire anche dagli impegni previsti e già in qualche modo programmati per ottenere le cospicue risorse del piano "Next generation EU". Ora riforme importanti che aspettavano da anni rischiano di restare bloccate, leggi di civiltà e di progresso restano ancora una volta al palo. Non deve succedere adesso che il risultato elettorale premi una coalizione di destra che affosserebbe definitivamente queste speranze, cancellerebbe misure sociali costruite con fatica e allontanerebbe il nostro paese dal contesto europeo. Gli elettori si guardino allo specchio, si chiedano cosa vogliono veramente e capiscano quali sono i veri propri interessi per vivere liberi in una società moderna e aperta, fondata sul lavoro come dice la Costituzione, senza privilegi né discriminazioni. Per l' Alto Adige, tra i tanti obiettivi possibili, è forse lecito coltivare almeno una doppia speranza: che la Svp rinunci alla ambiguità del "blockfrei" e dica fin da subito con quale coalizione intende schierarsi per gli accordi elettorali e per le future maggioranze. E che sia evitata una replica del penoso risultato del 2018 con la elezione di Bressa e di Boschi, parlamentari che non hanno per nulla rappresentato la popolazione locale. Il direttore
31/01/22 - RINNOVO DELL’ABBONAMENTO PER IL 2022 Per continuare a ricevere la rivista nel 2022 è necessario rinnovare l’abbonamento, versando, come sempre, la quota associativa al Centro di cultura dell’Alto Adige (ordinario 25 euro / sostenitore 50 euro). Questo si fa tramite bonifico bancario intestato al Centro di cultura dell’Alto Adige – Bolzano – Unicredit - Agenzia di Bolzano / IBAN: IT37T0200811600000004409098 INDICANDO CAUSALE E INDIRIZZO AL QUALE RECAPITARE LA RIVISTA. Oltre ai numeri semestrali de «Il Cristallo», il lettore / la lettrice potrà ricevere gratuitamente le pubblicazioni supplementari che vengono prodotte dalla redazione o da altri autori. Tra le monografie pubblicate negli anni scorsi e ancora disponibili ricordiamo tra le altre: La provincia difficile di Claudio Nolet, Pier Luigi Siena a cura di Sonya Beretta, Ricordiamo che i numeri arretrati si possono anche leggere e scaricare dal sito internet www.altoadigecultura.org Sul sito sono anche pubblicate le RECENSIONI ON LINE, la rubrica de «Il Cristallo» che interviene con brevi recensioni su spettacoli teatrali, film, libri e mostre dell’ultimo periodo. Sullo stesso sito appaiono i comunicati stampa della direzione e della redazione della rivista e ci si può iscrivere alla NEWSLETTER de «Il Cristallo». Direzione e redazione: IL CRISTALLO, ANNO LXIII – n. 2 – ottobre 2021
A fine dicembre è uscito il secondo numero del Cristallo del 2021. I temi trattati sono di rilievo per il momento attuale e cercano di riflettere lo sviluppo della vita artistica dell'ultimo periodo in Alto Adige. È possibile leggere e scaricare gratuitamente l’ultimo numero della rivista “IL CRISTALLO”, Ecco l’indice completo dei contributi: 5 Carlo Bertorelle – Editoriale LA PROVINCIA DIFFICILE SAGGI E INTERVENTI CULTURA EUROPA CORRISPONDENZE RECENSIONI RECENSIONI ONLINE
12/08/21 - IL CRISTALLO, ANNO LXIII – n. 1 – aprile 2021 È possibile leggere e scaricare gratuitamente l’ultimo numero della rivista “IL CRISTALLO”, ANNO LXIII – n. 1 – aprile 2021 accedendo a https://www.altoadigecultura.org/CRISTALLO/ Ecco l’indice completo dei contributi: Carlo Bertorelle– Editoriale
23/03/21 - Caro Umberto Umberto Gandini è scomparso il 19 marzo, all’età di 85 anni. Attori, registi e amanti del teatro aspettavano, anche con una certa trepidazione, le recensioni di Umberto Gandini sulle pagine del quotidiano "Alto Adige". Guidato da lucida e onesta visione critica, Umberto pennellava un racconto quasi "visivo" dello spettacolo, con atteggiamento critico indipendente, tanto da non risparmiare talvolta giudizi severi e sapientemente motivati a qualche spettacolo prodotto dal Teatro Stabile di Bolzano per il quale, tra l'altro, aveva tradotto commedie di Thomas Bernhard. Per molti anni Gandini ha firmato la rubrica "Note teatrali" de "Il Cristallo", che sarà oggetto di approfondimento nel prossimo numero della rivista. di Massimo Bertoldi
05/01/21 - IL CRISTALLO numero doppio 2020 E' stato pubblicato il numero doppio del "Cristallo", relativo al 2020 (aprile / ottobre - anno LXII), che fa seguito alla leight edition, pubblicata on line nell'aprile scorso. La rivista è stata spedita agli abbonati ed è in distribuzione nelle librerie. Può essere acquistata anche presso l'editore Alphabeta di Merano, al seguente indirizzo: piazza della Rena 2 - 39012 Merano - Tel. 0473 - 210650 ; e-mail:: books@alphabeta.it Di seguito l'indice del numero e la copertina firmata da Sergio Camin: SOMMARIO 5 Carlo Bertorelle – Editoriale LA PROVINCIA DIFFICILE DOSSIER LOCKDOWN SAGGI E INTERVENTI PERSONE INTERNAZIONALE CORRISPONDENZE RECENSIONI
Si ricorda che va rinnovato l'abbonamento per il 2021.
CARA LIDIA E' scomparsa il 7 dicembre, all'età di 96 anni.
16/09/20 - POLO BIBLIOTECARIO: LE RISPOSTE DEI PARTITI ALL'APPELLO DEL "CRISTALLO".
Il nostro appello per mobilitare l'opinione pubblica e chiedere ai vari partiti che si presentano alle elezioni comunali di Bolzano una chiara presa di posizione sul problema del polo bibliotecario ha dato i suoi frutti. Nella speranza che non si tratti di facili promesse elettorali, è emerso un evidente interesse per la questione, in una visione strategica di sviluppo culturale della città. La città capoluogo e l'intera provincia non possono essere bloccate da anni di inerzie amministrative e rimanere ostaggio della crisi finanziaria e dal fallimento della ditta "Condotte". Analogo discorso vale per l'altra opera pubblica, il carcere di Bolzano, che versa in indegne condizioni disumane da anni ed anni. Dalle risposte ricevute al nostro appello e dai resoconti circolati sugli organi di informazione, abbiamo riscontrato una condivisione di merito circa la validità e attualità del progetto di polo bibliotecario in via Longon e la volontà di dare impulso all'iter per il reale inizio dei lavori. Questo però non allo stesso modo e non da parte di tutte le forze politiche, il che fa temere che la soluzione non sia molto vicina e che, da parte di alcuni degli esponenti e dei responsabili politici, non si operi con la necessaria fermezza, convinzione ed energia politica per risolvere rapidamente il problema. In sintesi: i partiti della coalizione per Caramaschi sindaco hanno espresso un deciso sostegno al progetto originario di polo bibliotecario e dichiarano di impegnarsi per questo a tutti i livelli, chiedendo che soprattutto la Provincia si assuma le proprie responsabilità. In particolare Caramaschi si dichiara "totalmente contrario ad un ripensamento ora, che farebbe perdere altri dieci anni". I partiti che sostengono la candidatura di Zanin sindaco sono più divisi al loro interno su questo punto: la lista Zanin e Forza Italia con Alberto Sigismondi sostengono il progetto e la necessità di realizzarlo al più presto; la Lega, con l'on. Maturi, ritiene che il tema non sia di competenza comunale ma provinciale e che la Provincia non possa prendere iniziative fino a quando la vicenda giudiziaria e amministrativa della ditta Condotte non sarà risolta, Fratelli d'Italia propende invece per una riconversione dell'edificio anche a scopo museale, preservando la originaria struttura architettonica razionalista. Al di fuori delle due principali coalizioni in lizza, le risposte sono variegate. Il Team K è per unire polo bibliotecario e museo archeologico con Oetzi, ma nel frattempo usare l'ex Pascoli come struttura scolastica e aule a rotazione in base al bisogno; il Movimento 5 Stelle sostiene che l'edificio attuale non deve essere abbattuto e possa servire ancora ad uso scolastico, specie in tempi di Covid, mentre la biblioteca nuova potrebbe trovare posto in altri edifici vuoti esistenti a Bolzano; Casapound approva la rapida costruzione del polo bibliotecario, ma per farne anche la sede di Oetzi e dotarlo di una sala congressi. La risposta di Stefano Pagani, a nome di Volt- PSI-Più Bolzano, è di forte sostegno al progetto originario e di ampia fiducia nelle sue potenzialità culturali e sociali; e analogo sostegno e fiducia vengono anche dalla lista di Angelo Gennaccaro.
E' cura della redazione del Cristallo pubblicare sulla rivista e sulla pagina on line www.altoadigecultura.org il testo integrale delle risposte pervenute al nostro appello, con le firme dei capilista e dei candidati che sono intervenuti. la redazione del Cristallo
05/09/20 - POLO BIBLIOTECARIO ED ELEZIONI COMUNALI Il Cristallo ha diffuso il seguente appello inviandolo contemporaneamente ai diversi partiti e liste elettorali in vista delle elezioni comunali del 20/21 settembre 2020. Il tema del polo bibliotecario a Bolzano, di importanza strategica, è sempre stato molto a cuore alla nostra rivista, ma negli ultimi anni è stato praticamente accantonato nella vita della città di Bolzano, causa anche vari ritardi amministrativi e burocratici. Ora chiediamo ai partiti che si presentano agli elettori di dire pubblicamente gli impegni che intendono assumere su questa questione.
IL POLO BIBLIOTECARIO VA REALIZZATO SUBITO Il "polo bibliotecario" va costruito subito per lo sviluppo delle istituzioni culturali della città. Si tratta di un progetto innovativo di alto valore culturale e sociale per tutta la cittadinanza, deliberato ormai da più di un decennio sulla base di una intesa tra Provincia e Comune di Bolzano, che dovrà riunire le tre principali biblioteche pubbliche della città capoluogo: Biblioteca Civica di Bolzano "Cesare Battisti", Biblioteca Provinciale in lingua italiana "Claudia Augusta" e Biblioteca Provinciale in lingua tedesca "Dr. Friedrich Tessmann". L'iniziale progetto era stato più volte modificato e adattato per rispondere alla sensibilità di molti cittadini e mantenere la facciata e la scalinata del vecchio edificio di via Longon, importante segno di storia e di memorie. Il progetto - è bene sottolinearlo anche per gli aspetti sociali, commerciali e di mobilità e turismo cittadino - prevede che nel corpo della biblioteca, come oggi avviene in tutto il mondo - abbiano luogo anche incontri, manifestazioni, mostre, attività sociali, che quindi servono alla vita di tutta la città e possono movimentare in particolare le zone oltre il ponte Talvera, verso il corso Libertà e Gries. L'opera è stata finanziata regolarmente già da anni e non sono quindi oggi necessarie risorse aggiuntive. Nuoce invece gravemente l'attuale stato di degrado e incuria in cui versa il vecchio edificio, con pericolo per tutti e dispendio di pubblici quattrini per impedire crolli e occupazioni. La crisi fallimentare della ditta che doveva da anni iniziare i lavori di demolizione - ricostruzione non può più costituire un alibi per le amministrazioni che devono attuare quanto deciso e uscire dall'inerzia cronica che manifestano su questo progetto. Basti pensare che il ponte di Genova è stato ricostruito a nuovo in un anno. Se c'è la volontà politica gli ostacoli si superano facilmente ! Noi chiediamo ai partiti e ai candidati che si presentano alle elezioni del 20/21 settembre se intendono impegnarsi per la realizzazione immediata del progetto "POLO BIBLIOTECARIO" in via Longon, restituendo finalmente a Bolzano, città capoluogo, una istituzione culturale promessa e decisa da molti anni e fino ad ora sempre rinviata.
10/02/20 - In libreria lo “Zibaldone 2019” E' da alcuni giorni disponibile in libreria l'ultimo volume delle pubblicazioni edite dal Cristallo e dal Centro di cultura dell'Alto Adige. Fa seguito al precedente libro-omaggio a Piero Siena, uscito nello scorso aprile, e vuole ricordare il sessantesimo anniversario dalla nascita della rivista (1959 – 2019). Carlo Bertorelle, l'autore, ha tracciato in questo libro, attraverso contributi in parte nuovi e in parte già usciti negli ultimi anni, alcune delle principali direzioni di ricerca e di impegno del “Cristallo” esprimendo la attualità culturale e politica di questi temi. Tra gli altri, i mali dell'informazione e la concentrazione editoriale che fa capo all'impero Athesia, la questione delle biblioteche, il plurilinguismo e la scuola bilingue, la letteratura in Alto Adige. Gli abbonati alla rivista ricevono la pubblicazione per posta. Il volume può anche essere ordinato alla casa editrice Alphabeta. Si ricorda che, per continuare a ricevere la rivista e le altre pubblicazioni, è necessario rinnovare l'iscrizione/abbonamento per il 2020 con bonifico bancario o direttamente presso la segreteria del Centro (presso studio avv. Negri – Galleria Europa, 26 – 39100 Bolzano – tel. 0471 970023).
QUESTA E' LA LOCANDINA PUBBLICITARIA DIFFUSA DALL'EDITORE ALPHABETA:
03/02/20 - Convocazione assemblea ordinaria Viene convocata assemblea ordinaria del Centro di Cultura dell’ Alto Adige in prima convocazione 12 febbraio 2020 ore 18 presso la sede della “Dante Alighieri” in Bolzano, Via Portici 30 per discutere sul seguente ordine del giorno:
Il Presidente del
28/05/19 - Martedì 4 giugno, ore 20.00 - Presentazione del volume ”A Pier Luigi Siena. Un omaggio per i 60 anni de Il Cristallo - Rivista di varia umanità”
Una collaborazione tra rivista “Il Cristallo”, Centro di Cultura dell’Alto Adige,
Ingresso libero
Martedì 4 giugno alle ore 20.00 il Palais Mamming Museum di Merano ospita la presentazione di una nuova pubblicazione dedicata a Pier Luigi Siena (1912-2003), primo direttore di Museion – Museo di arte moderna e contemporanea di Bolzano. Il titolo del volume curato da Sonya Beretta è “A Pier Luigi Siena. Un omaggio per i 60 anni de “Il Cristallo. Rivista di varia umanità” (Edizioni alphabeta Verlag 2018) che raccoglie contributi inediti di Carlo Romeo, Antonio Lampis, Letizia Ragaglia, Massimo Bertoldi, Barbara Ricci e Alessandra Limetti, preceduti da una introduzione del direttore della Rivista Carlo Bertorelle e una prefazione di Paola Tognon, insieme a testimonianze di artisti del panorama culturale e artistico altoatesino. Dagli interventi emergono così i diversi aspetti della personalità di Piero Siena, che proprio a Merano, nel 1932, a soli vent'anni, fece la prima mostra personale della sua vita, grazie all'invito del professore e pittore Giuseppe Cerrina, artista influenzato dal divisionismo e dal futurismo. La pubblicazione nasce in occasione del sessantesimo anniversario della rivista “Il Cristallo”, con cui Siena ha collaborato fin dalla sua fondazione, guidandone la sezione artistica per oltre quarant’anni. La presentazione sarà accompagnata dalla proiezione di un film documentario realizzato dalla sede RAI di Bolzano sulla storia della rivista “Il Cristallo". La presentazione, a ingresso libero, si svolge in lingua italiana.
Info Contatti:
20/05/19 - Anniversario del Cristallo - 10 maggio 2019 - Centro Trevi – Bolzano Il sessantesimo compleanno della rivista, nata nel maggio del 1959, è stato festeggiato il 10 maggio scorso in un incontro affollato presso il Centro culturale “Trevi” di Bolzano. L'occasione è servita per ribadire anche l'importanza di un punto di vista critico, pluralista e indipendente sulla società e sulla cultura oggi. Con questo spirito e questa vitalità rinnovata, il Cristallo anche oggi, dopo sessanta anni, vuole svolgere il suo compito nella “provincia difficile”. Sollecitati dalle domande di Paolo Mazzucato in veste di moderatore, il presidente del Centro di cultura dell'Alto Adige Giorgio Negri e il direttore della rivista Carlo Bertorelle hanno ripercorso i vari decenni di vita della pubblicazione e raccontato alcuni risultati raggiunti e gli obiettivi attuali. Anche gli altri membri del comitato di redazione, oltre alla direttrice responsabile Renate Mumelter e all'editore Aldo Mazza, hanno parlato del modo in cui periodicamente si redige la rivista e del contesto culturale ed editoriale in cui essa si colloca nel panorama altoatesino. Il poeta e scrittore Silvano Demarchi, scomparso nell'agosto del 2018, a lungo presente nel Cristallo con i suoi scritti, è stato ricordato per la sua opera letteraria nota in tutta Italia e per la sua presenza nel movimento poetico di Bolzano e dell'Alto Adige. Alessandra Limetti ha letto alcune liriche di Silvano Demarchi, da una delle sue raccolte: Poesie scelte (1990-2006). Lidia Menapace e Sergio Dragogna, che avevano firmato i loro contributi letterari e giuridici sul Cristallo già nel lontano 1959, hanno rievocato l'atmosfera culturale di quel periodo e le finalità con cui avevano preso parte alla nascita della rivista. Poi, con l'introduzione del direttore della sede Rai Vittorio Longati e della regista Barbara Gambino, è stato proiettato il documentario realizzato per illustrare la storia lunga sessanta anni della rivista, andato poi in onda nelle trasmissioni regionali della Rai: vi compaiono alcuni momenti pubblici della attività culturale, l'insieme delle pubblicazioni uscite ed interviste ai protagonisti attuali, assieme a flashback con le testimonianze dei fondatori ed ex direttori Giuseppe Negri e Claudio Nolet. Anche illustri amici e collaboratori che non potevano intervenire alla ricorrenza, come Paolo Pagliaro e Marino Biondi, hanno voluto inviare messaggi significativi e impegnati, che sono stati letti in sala. Caterina Paolucci e Romano Toppan hanno portato la testimonianza della loro collaborazione più recente, con le competenze su argomenti di particolare attualità come lo stato e le prospettive dell'Unione Europea e gli squilibri antropologici ed economici nello sviluppo turistico. Infine la direttrice della Biblioteca Provinciale “Claudia Augusta” Valeria Trevisan ha presentato il nuovo sistema digitale di lettura delle annate del Cristallo, che permette di accedere attraverso internet agli indici della rivista e ai testi via via pubblicati. La comunicazione digitale come strumento di studio e di ricerca scientifica sulle fonti si arricchisce così in modo notevole, coronando una serie di media digitali già ben funzionanti nella redazione, come il sito web a cura di Claudio Summa e la ricca pagina di recensioni on line di teatro, spettacoli e libri curata da Massimo Bertoldi. Diversi esponenti di enti e fondazioni culturali e di associazioni hanno portato con la loro presenza un messaggio di saluto e di incoraggiamento al Cristallo. In apertura anche il sindaco di Bolzano Renzo Caramaschi e gli assessori Giuliano Vettorato (Provincia) e Juri Andriollo (Comune) hanno portato il proprio augurio di successo con lo stimolo a proseguire l'attività. Il comitato di redazione del Cristallo e il direttivo del Centro di cultura ringraziano i numerosi collaboratori e gli ospiti che hanno partecipato a questo incontro di festeggiamento, che rappresenta una importante tappa raggiunta dopo sei decenni, e si augurano di sviluppare anche in futuro un lavoro che incontri l'interesse dei lettori e la collaborazione con le tante associazioni ed iniziative culturali che operano in provincia.
10 maggio 2019 - Centro Trevi – Bolzano. Alcune immagini che descrivono l'incontro Il messaggio inviato da Paolo Pagliaro per i 60 anni del CRISTALLO Cari amici, vi ringrazio di avermi invitato a festeggiare con voi a Bolzano i 60 anni del Cristallo, invito che se avessi potuto avrei accolto con gioia. Alla rivista mi legano diverse cose a cominciare dall’età, visto che siamo quasi coetanei. Scorrendo i nomi dei fondatori e l’indice delle diverse annate ritrovo tante tappe della mia formazione: il liceo con Lovera, la politica con Lidia Menapace e Claudio Nolet, l’educazione al lavoro con Farias e al bello con Serravalli. Ritrovo Giuseppe Negri, Carlo Lazzerini e altri artefici della nostra identità collettiva, di un’idea di comunità che prima di loro tra gli italiani dell’Alto Adige non esisteva al di fuori dell’ appartenenza linguistica. L’identità che il gruppo del Cristallo contribuì a cementare fu democratica, laica, impermeabile al nazionalismo e al vittimismo etnico che ne è una variante. Erano gli anni di Langer e della Brücke, che proponevano rotture radicali e cambi di paradigma, mentre Il Cristallo e il Centro di Cultura dell’Alto Adige coltivavano visioni riformiste, in apparenza più timide, meno militanti. Quei due universi erano distanti e diversi, ma si potevano frequentare entrambi perché avevano in comune la consapevolezza che niente di buono sarebbe potuto accadere se non ci si fosse aperti al mondo, spezzando gabbie etniche e provincialismi. Condividevano soprattutto l’idea che l’identità non potesse esaurirsi nella logica della contrapposizione tra “noi” e “loro”, e che fosse necessario arginare quella politica del risentimento che oggi si è invece imposta come il tratto saliente dell’umore sociale e il registro decisivo dello scontro politico. Alla rivista collaboravano grandi firme della cultura e dell’accademia italiana, da Francesco Flora a Luigi Salvatorelli, da Franco Rella a Umberto Carpi, da Giorgio Luti a Guido Calogero. Sono lontano da troppo tempo per sapere quanto di questa primogenitura a Bolzano ci sia ancora consapevolezza e orgoglio. Quanto squilibri, disuguaglianze, ingiustizie siano ricondotte alla loro matrice economica e alla loro dimensione sociale, rinunciando al passepartout della questione etnica. Quanto si sia sacrificato sull’altare dell’antipolitica. Quanto sia alto il tributo pagato alla perenne afflizione etnica, che se era comprensibile negli anni del dopoguerra e della costruzione di un nuovo assetto, oggi è una palese impostura in una provincia che possiede uno dei sistemi di welfare più avanzati del mondo. Occupandomi di informazione, so che accorciare la distanza tra la realtà e la sua percezione è una delle emergenze delle democrazie moderne, messe in pericolo dalla crescente irrilevanza della verità. Questa distanza è diventata ormai abissale quando si parla di temi cruciali come Europa, immigrazione, sicurezza, religione. Per catturare l’attenzione non serve approfondire, verificare, filtrare, sistematizzare. Spesso basta proporre un pensiero semplificato, non importa se labile o bugiardo. Oggi molto più di ieri c’è quindi bisogno di un’informazione onesta, in cui contino più i fatti che le emozioni, più i pensieri che le suggestioni, più le storie che lo storytelling, più le notizie che la propaganda. E’ dunque preziosa una tradizione editoriale come quella del Cristallo ed è importante che la staffetta generazionale abbia consentito di riprenderla e rinnovarla. Nel marzo del 1956 Il Centro di Cultura dell'Alto Adige, l’editore della rivista, nasceva con lo scopo di favorire “un'intesa sul piano europeo delle due culture italiana e tedesca in uno spirito di integrazione e di armonica convivenza". E’ possibile immaginare un programma più moderno e attuale di questo? Paolo Pagliaro Il messaggio inviato da Marino Biondi per i 60 anni del CRISTALLO Giuseppe Negri è stato per me più di un amico. Devo estrarre dalla onomastica antica, alla quale entrambi eravamo devoti, un nome, e una identità mitica, quella di Nestore, per configurarmi Pino, un amico saggio, vivente esempio di onestà, scrupolo, equilibrio, senso civico, una di quelle personalità in cui si danno concordemente la mano le forme e le espressioni dell’essere uomini civili. Avevo per lui un affetto sincero, e confidente, maturatosi negli anni e negli incontri letterari di Bolzano. Negri era stato dapprima, prima della sua epifania come persona, una delle più squisite che ricordi nell’ormai vasto carnet della mia vita, era stato – dicevo – il «Cristallo», la sua direzione editoriale stabile e prestigiosa. Una rivista che avevo conosciuto studente alla Malatestiana di Cesena la quale ne deteneva un abbonamento, e fu anche la prima rivista, che con «Studi Novecenteschi» di Padova, accolse un mio scritto, sì mi concesse il battesimo della stampa, iniziazione che fa tremare un giovane quasi più di un convegno d’amore. E adesso, sarà che sono tutto concentrato sulla nobile testata e sulla sua celebrazione, non saprei dire quando e come ci fu il primo bacio, se mai ci fu, ma so dire che fu caloroso lo ius primae noctis col «Cristallo», consumato più volte e su temi diversi, e tutti, per me, decisivi. Ho scritto tanto per questa rivista, qualche centinaio di pagine. Ma solo finché ci fu Negri al timone. Poi, senza che ci fosse divorzio formale né tanto meno fratture sostanziali, cessarono i rapporti. E non saprei dirne la ragione. Quello che so è che per me la rivista s’identificò e s’identifica tuttora solo con Pino Negri. E anche questa è una prova, caro Carlo, della mia memoria, chiara quanto fedele. Ero nella fase di transizione, acerba e veramente travagliosa, in cui uno studente fra mille doglie sente che potrebbe divenire uno studioso, e il «Cristallo» è stata una straordinaria palestra di scritture giovanili, di prove, di esperimenti saggistici, di progetti per libri, e ora che sono chiamato a ricordare, avverto più distintamente che il «Cristallo» è stato il luogo della speranza intellettuale, più ancora che della realizzazione, ma è alla speranza, all’attesa che si resta legati per tutta la vita. Per me il «Cristallo» è stato il sabato nel villaggio delle mie speranze e ambizioni. E non mi ha tradito. È stata piuttosto la domenica a mettere qualche trappola sul cammino, giornata per la quale ho solo e sempre nutrito legittimi sospetti, e turbati sentimenti di delusione. Scriveva Kafka nei Taccuini: ho un bel dire di essere destinato a un grande lunedì, ma intanto la domenica non passa mai. Poi quando sono diventato professore, molti dei miei allievi se ne giovarono, e pubblicarono i loro primi frammenti sul «Cristallo», per la generosa accoglienza di Pino Negri, che era il nostro pontifex, per bussare a quelle pagine e trovarvi ricetto. Ho molti bei ricordi di allora, e sono ben lieto in queste circostanze, allorché un gentiluomo come Carlo Bertorelle mi sollecita da lontano, e quasi fruga nel profondo sensorio dei miei ricordi, di rispondere, oh, sì che mi ricordo, ricordo i nostri bei giorni, carissimo Pino, le nostre passeggiate per la città, le cene all’Hotel Alpi, con libagioni più laute di quanto oggi mi conceda (e non solo per la minaccia incombente su noi automobilisti del codice della strada), e conversazioni continue sulla letteratura e su Firenze (cui Pino era rimasto legatissimo, allievo di Francesco Maggini, eminente dantista, nella facoltà di Magistero di via del Parione). Sono contento di ricordare. Hidalgo memorioso, pur senza le patologie del personaggio di Borges, ma nel senso che sono un uomo di memoria. L’ho sempre coltivata la memoria, fin da quando bambino avevo pochissimi ricordi e dickensiane grandi speranze, mentre ora, fresco settuagenario, mi ritrovo a gestire un parco delle rimembranze davvero (nel mio piccolo) imponente. Ci incontrammo la prima volta il 20 maggio del 1980. Io accompagnavo il mio maestro universitario Giorgio Luti, che già conosceva Negri ed era ospite a Bolzano in quella occasione per una conferenza su Prezzolini e le riviste fiorentine dell’anteguerra. Guidavo l’auto del maestro, perché potesse giungere non solo sano e salvo a destinazione ma anche riposato per la conferenza, la pubblica “diceria” (così le chiamava, le conferenze, Manara Valgimigli). Eravamo reduci da Verona, dove, lo si creda o no, avevamo (insieme) rifondato una rivista, «Inventario», di cui Luti era stato redattore capo negli anni Cinquanta con direzioni letterarie che rispondevano ai nomi augusti e venerabili di Ungaretti e Quasimodo. Pur essendo trentenne, ero ancora un ragazzo, si resta giovani e innocenti fra i banchi della scuola e poi dell’università, facevo (si usa e non c’è niente di male a certificarlo) il ragazzo di bottega, ma con Negri fu subito interlocuzione diretta. Non dimenticherò mai questa sua apertura di credito, base della nostra amicizia paritaria, per quanto io lo sentissi per i decenni che ci dividevano come un padre gentile. La sua presenza io la sento sempre, tra le figure più care nella mia Camera verde. Marino Biondi, Firenze 7 maggio 2019
Il commento di Maurizio Ferrandi per i 60 anni del CRISTALLO, uscito il 18 maggio 2019 su SALTO Il primo numero de "Il Cristallo" esce nel 1959. Sono anni turbolenti per un Alto Adige dove la crisi politica, con l'uscita della SVP dalla Giunta Regionale, è amplificata dalle manifestazioni di taglio irredentistico per l'anniversario della rivolta Hoferiana del 1809. Sono anche gli anni in cui la comunità italiana, frutto di sovrapposte ondate di immigrazione, cerca di darsi, anche sul piano culturale, un'immagine più solida. Maurizio Ferrandi
17/05/19 - Speciale 60 anni – Il Cristallo. Rivista di varia umanità In occasione dei primi sessant’anni di attività della storica rivista “Il Cristallo” è stato realizzato da Barbara Gambino per RAI TRE – Rai Alto Adige il video “Speciale 60 anni – Il Cristallo. Rivista di varia umanità”. Sarà trasmetto domenica 19 maggio alle ore 10.15 dal canale RAI TRE – Rai Alto Adige, durante il magazine “Passpartù cultura” che inizia alle ore 9:45 e sarà replicato alle ore 22.30 (ch 103, dopo la Tagesschau). Da lunedì 20 maggio è visionabile sul web all’indirizzo www.raibz.rai.it nella sezione Mediateca. Attraverso immagini e interviste ai direttori e redattori di ieri e di oggi, si ripercorre la storia di questo importante progetto culturale avviato da Giuseppe Negri e proseguito da Claudio Nolet e Carlo Bertorelle.
14/05/19 - In distribuzione il numero di aprile del Cristallo ! Nel primo numero del 2019 torna la sezione monografica, con il dossier dedicato questa volta al rapporto tra l'economia del turismo e la sua sostenibilità ambientale, un modello di sviluppo economico che richiede profondi mutamenti in una regione alpina come la nostra che deve prendere atto di limiti non superabili. Le modalità di sottoscrizione sono indicate nel sito web del Cristallo.
10/05/19 - Invito alla festa per la ricorrenza dei sessant'anni di pubblicazione della rivista IL CRISTALLO In maggio la nostra rivista compie 60 anni di vita. Vi invitiamo a partecipare a questo anniversario che vedrà presenti, assieme al comitato di redazione
Saranno disponibili copie delle riviste e delle pubblicazioni arretrate. Il Presidente Il Direttore
14/03/19 - Presentazione del libro “A Pier Luigi Siena” al Museion di Bolzano Il “Centro di Cultura dell’Alto Adige” e “Il Cristallo. Rivista di varia umanità” ringraziano il numeroso pubblico che ha partecipato alla presentazione del libro “A Pier Luigi Siena” al Museion di Bolzano. Oltre alla curatrice del volume, Sonya Beretta, sono intervenuti, Giorgio Negri, Carlo Bertorelle, e alcuni autori del libro: Letizia Ragaglia, Barbara Ricci, Massimo Bertoldi, Alessandra Limetti. Il libro si potrà acquistare in loco presso il bookshop di Museion al prezzo di 10,00 euro oppure nelle principali librerie della provincia o con ordine diretto alla casa editrice Alphabeta (e-mail: books@alphabeta.it; tel. 0473210650) oppure può essere richiesto al Centro di cultura dell'Alto Adige (email: info@altoadigecultura.org; sito web: www.altoadigecultura.org). Ci si può abbonare alla storica rivista con ordine diretto alla casa editrice Alphabeta (http://www.edizionialphabeta.it/), oppure tramite bonifico bancario (intestato al Centro di cultura dell'Alto Adige – Bolzano – presso Unicredit – Agenzia di Bolzano, IBAN IT37T0200811600000004409098) e si riceverà il libro in omaggio. Altre info nel sito www.altoadigecultura.org
28/02/19 - INVITO ALLA PRESENTAZIONE DEL 14 MARZO 2019 AL MUSEION In occasione dei sessant’anni della rivista “Il Cristallo”, il Centro di Cultura dell’Alto Adige in collaborazione con il Museion è lieto di invitarLa alla presentazione della pubblicazione “A Pier Luigi Siena. Un omaggio per i 60 anni de Il Cristallo. Rivista di varia umanità” a cura di Sonya Beretta. (Alphabeta edizioni, pp. 86). Il libro contiene l’introduzione di Carlo Bertorelle, la prefazione di Paola Tognon e i contributi di Letizia Ragaglia, Antonio Lampis, Carlo Romeo, Barbara Ricci, Massimo Bertoldi, Alessandra Limetti, cui seguono preziose testimonianze di artisti e protagonisti culturali della realtà locale. La pubblicazione è dedicata alla figura di Pier Luigi Siena, personaggio fondamentale del panorama culturale provinciale, del quale vengono portati alla luce anche aspetti poco indagati della sua ricca e fertile personalità umana e culturale. Museion ospiterà la presentazione del libro il giorno 14 marzo 2019 alle ore 18.00 al Museion Passage Piazza Piero Siena, 1 Bolzano. Saranno presenti gli autori. Bolzano, 28 febbraio 2019
Il Presidente Il Direttore
17/12/18 - L’incontro pubblico di presentazione del nuovo “Cristallo. Rivista di varia umanità” presso il Circolo Cittadino di Bolzano Nella foto da sinistra: Carlo Bertorelle, Massimo Bertoldi, Sara Alberti, Renate Mumelter
07/12/18 - Conferenza – presentazione del nuovo numero del “Cristallo” Lunedì 17 dicembre – Circolo Cittadino -via Grappoli, Bolzano – ore 18 È fresco di stampa il nuovo numero del “Cristallo” diretto da Carlo Bertorelle. Nella “rivista di varia umanità”, prossima a festeggiare i primi 60 anni di vita, trovano ampio spazio saggi indirizzati ad aspetti e problematiche della contemporaneità. La cittadinanza è invitata alla presentazione pubblica di questo numero del Cristallo, che si terrà il giorno 17 dicembre alle ore 18 al Circolo Cittadino di Bolzano (Via Grappoli, 2). Modera l’incontro Carlo Bertorelle. Intervengono Sara Alberti, Massimo Bertoldi, Renate Mumelter, Maurizio Pacchiani, autori di alcuni degli scritti contenuti nell'indice. “Il Cristallo” è reperibile nelle librerie al prezzo di 11 euro oppure con ordine diretto alla casa editrice alphabeta Verlag (books@alphabeta.it). Per ulteriori info: http://www.altoadigecultura.org/ e https://www.facebook.com/ilcristallorivista/ Oppure:
25/08/18 - La morte di Silvano Demarchi Silvano Demarchi ci ha lasciati la sera di due giorni fa, dopo una breve malattia. Negli ultimi anni si era ritirato per le condizioni precarie della salute e aveva smesso la sua ricerca poetica e letteraria, non senza aver dato alle stampe le ultime raccolte di poesia e gli ultimi saggi filosofici e satirici. Faceva parte del comitato direttivo del Centro di cultura dell'Alto Adige da circa due decenni, ma la sua presenza sulle pagine de “Il Cristallo” è stata praticamente continua fin dalle origini della rivista: con saggi estetici e di critica letteraria sugli antichi e sui contemporanei, con analisi e traduzioni della lirica tedesca, con recensioni e commenti. Questa è stata solo una parte delle attività locali del poeta e scrittore, che era nato nel 1931; la sua versatile creatività lo aveva portato a contatti ed esperienze in varie città d'Italia e d'Europa, dove aveva ottenuto numerosi riconoscimenti e premi letterari. La sua linea poetica, legata al “gruppo di Rapallo” e alla figura, tra gli altri, di Aldo Capasso, si può ricondurre a quello che viene definito il realismo lirico. Più di 16 raccolte poetiche ( a partire da Una stagione, uscita da Rebellato nel 1968) e varie opere di narrativa, oltre alla saggistica e alle traduzioni gli sono valsi i molti riconoscimenti, certamente non ricercati per il carattere schivo e poco incline ad ogni tipo di pubblicità. E' stato senza dubbio il punto di riferimento più significativo della pattuglia di poeti altoatesini che dagli anni Settanta si è raccolto attorno alla rivista “Latmag” e all'Associazione scrittori altoatesini. Esprimiamo gratitudine e cordoglio per la perdita di Silvano Demarchi, insigne studioso, intellettuale e scrittore che ha arricchito intensamente la cultura anche dell'Alto Adige, con l'auspicio che la sua figura e le sue opere siano conosciute anche dalle generazioni più giovani.
Giorgio Negri - presidente del Centro di cultura dell'Alto Adige Carlo Bertorelle - direttore della rivista “Il Cristallo”
18/07/18 - Articolo scritto da Carlo Bertorelle per "Alto Adige" Nell'ultimo numero del “Cristallo”, in libreria e in abbonamento, oltre che nella versione digitale (la bella copertina di Sergio Camin è visibile in allegato), il lettore può trovare diversi approfondimenti, a seconda dei propri interessi, nelle rubriche “di varia umanità” che da sempre caratterizzano questa rivista: nel campo storico la ricostruzione della Riforma luterana nell'area tirolese e la repressione che ne seguì, frutto del lavoro di Matthias Abram; sul recente semestre di politica altoatesina, Giorgio Mezzalira nelle sue cronache di attualità. E sul momento presente insiste la riflessione di Luisa Gnecchi, che traccia un bilancio dei suoi dieci anni in Parlamento nella difficile altalena tra temi locali e temi nazionali. Un saggio tra economico e sociologico di Romano Toppan introduce invece al “turismo, economia intangibile e futura”. Si tratta di una conversione ecologica ed economica quella che il tema tira in ballo, modelli di sviluppo, uso delle risorse, mercato del lavoro. E questo in zone delicate come le Alpi o in città vetrina come Venezia. Sulla questione dell'”over turism”, l'overdose di turismo che rischia di distruggere ciò che apparentemente costruisce, la ricerca proseguirà anche nei prossimi numeri. Maurizio Pacchiani apre la discussione su un luogo della città, il muro dei Cappuccini, e il suo previsto abbattimento, mettendo in dubbio che da questo possa nascere un insieme più affascinante e funzionale. Temi che , come in altre zone di Bolzano, sollevano eterni dibattiti e purtroppo eterni ritardi, pur tra annunci e successive smentite (vedi il polo bibliotecario, museale ecc.) Inutile soffermarsi in queste brevi righe su vari altri interventi, molto meglio che il lettore li veda direttamente, scegliendo tra le pagine, se ancora questo passatempo cartaceo desta qualche piacere e curiosità. L'indice comunque spazia su vari aspetti come il bilinguismo e le scuole bilingui, il laboratorio teatrale di Otello Circus, il rapporto tra poesia e pittura, la satira I nuovi credenti di Leopardi, la letteratura classica con scritti di Alessandra Limetti, Alessandro Banda, Arnaldo Di Benedetto, Rosanna Oliveri, Adina Guarnieri ed altri. A me come direttore è toccato il compito di tenere in qualche modo legati questi argomenti e trovare un filo tra passato e attualità, tra cultura e politica, che cerco di tracciare nell'introduzione, citando i nostri disincanti odierni e confrontandoli, nientepopodimeno, con quelli di Leopardi e di Marx nell'Ottocento. Non è solo per dire che già in passato ne avevano viste di tutti i colori, ma per dire che, nonostante questo, la fiducia critica nelle possibilità di agire non può venire meno. E tra l'altro richiamo qualche motivo positivo: con la tenacia e con una buona politica qualche risultato sui monumenti fascisti del passato e una loro ricollocazione storicizzata si raggiunge (vedi il saggio di Hannes Obermair sul frontespizio di Piffrader), le celebrazioni della grande guerra in regione si sono svolte in genere con rispetto reciproco e lontano dalla “inimicizia ereditaria” tra austriaci e italiani di cui parlava Claus Gatterer. La scadenza del 19 si avvicina e porta con sé ricordi amari legati al trattato di S. Germain e alla annessione, tema che ancora divide. Ma è sperabile che anche qui i motivi di distensione prevalgano.Forse la convivenza, almeno a livello di società e di rapporti civili (assai meno nella arena politica e ideologica) tiene, verrebbe da dire, nonostante i venti di tempesta europei e sui confini. E la cultura, con le sue variegate espressioni indipendenti e non omologate al pensiero dominante, ha ancora un ruolo che può svolgere nella nostra terra. Questo “Cristallo” che dal 1959 tiene aperte le sue pagine (fra poco ricorrono infatti i suoi 60 anni di vita) ne è una prova.
Per gli interessati ricordo che la rivista è in vendita nelle librerie a 11 euro. Abbonarsi è meglio, costa solo 20 euro all'anno e consente anche di ricevere le altre pubblicazioni del Centro di cultura dell'Alto Adige. Basta visitare il sito www.altoadigecultura.org – facebook.com/cristallorivista. Da qualche mese inoltre sul sito è stata attivata la pagina delle recensioni di libri, spettacoli e mostre, cui sono invitati a collaborare liberamente i lettori. Sono già presenti una ventina di contributi.
31/05/18 - Imminente uscita del nuovo numero de il Cristallo Nell’anno dei festeggiamenti per i primi sessant’anni di attività "Il Cristallo Rivista di varia umanità", fondato nel 1959 da Giuseppe Negri, poi diretto da Claudio Nolet, e ora da Carlo Bertorelle, offre ai proprio lettori le prime iniziative culturali. È di imminente uscita il nuovo numero del “Cristallo” (la bella copertina di Sergio Camin è visibile in allegato) che si presenta piuttosto interessante, tanti sono gli argomenti trattati: spiccano Giacomo Leopardi, il turismo, i dieci anni in Parlamento di Luisa Gnecchi, la nuova Piazza Tribunale di Bolzano, e altro ancora. Inoltre nel sito del Centro di Cultura dell’Alto Adige è stata attivata da poco la pagina delle “Recensioni”.
Nella sezione “LIBRI” sono recensite pubblicazioni del 2017 e 2018, e allo stato attuale il lettore trova il resoconto critico dei seguenti volumi: La lettera sovversiva. Da don Milani a De Mauro, il potere delle parole di Vanessa Roghi (recensione di Nazario Zambaldi) Virgilio, Ovidio, Boccaccio, Marlowe, Metastasio, Ungaretti, Brodskij L’età dei maestri. Appia, Craig, Stanislavskij, Mejerchol’d, Copeau, Artaud e gli altri di Mirella Schino (recensione di Massimo Bertoldi) L’invenzione dei giovani di Jon Savage (recensione di Andrea Felis) Thornill di Pam Smy (recensione di Andrea Felis) Non sono razzista, ma di Luigi Manconi e Federica Resta (recensione di Andrea Felis) Il teatro lancia bombe nei cervelli. Articoli, critiche, recensioni 1915-1920 di Antonio Gramsci, (recensione di Massimo Bertoldi)
La sezione “SPETTACOLI E MOSTRE” raccoglie recensioni di rappresentazioni teatrali recentemente applaudite a Bolzano, ma anche altrove. In merito si parla di: The Prisoner, Testo e regia di Peter Brook e Marie-Hélène Etienne, prod. C.I.C.T. – Théâtre des Bouffes du Nord (recensione di Nazario Zambaldi) I Cavalieri di Aristofane, prod. Teatro Stabile di Bolzano (recensione di Alessandra Limetti) Fräulein Else di Arthur Schnitzler, prod. Piccolo Teatro Carambolage (recensione di Massimo Bertoldi) Batracomiomachia di Giacomo Leopardi, prod. teatroBlu e musicaBlu (recensione di Massimo Bertoldi) La moglie di Cinzia Spanò, prod. Teatro dell’Elfo, (recensione di Massimo Bertoldi)
22/11/17 - COMUNICATO STAMPA È in distribuzione da lunedì 13 novembre il numero di ottobre 2017 del “Cristallo”. È possibile acquistarlo nelle librerie oppure ordinarlo direttamente alla casa editrice Alphabeta. Per le modalità di acquisto o di sottoscrizione di un abbonamento vedi QUI oppure sul sito edizioni alphabeta, dove è presente, tra le novità in libreria, l'indice degli articoli contenuti in questo numero. Copie arretrate del Cristallo possono essere ordinate al Centro di cultura dell'Alto Adige, Galleria Europa 26 – 39100 Bolzano. Si possono inoltre leggere e scaricare dalla seguente pagina web.
20/11/17 - Conferenza presso Teatro Comunale di Bolzano di Marco Bernardi, Roberto Alonge e Massimo Bertoldi su “Pirandello: metateatro e mostri familiari” - 10.11.2017 Un pubblico numeroso ha preso parte alla conferenza-dibattito che, presso il Teatro Comunale di Bolzano, ha ricordato la figura del Premio Nobel Pirandello. La sera precedente, 9 novembre, si era svolta la prima di “Questa sera si recita a soggetto” con la regia di Marco Bernardi, che ha illustrato i vari passaggi nella preparazione e messa in scena di un testo complesso e sempre vivo, una pietra miliare nella drammaturgia del Novecento. Massimo Bertoldi ha presentato il dossier dell'ultimo numero del “Cristallo”, dedicato tra l'altro a Pirandello. Due saggi originali vi sono contenuti, di Emanuela Scicchitano e di Max Bertoldi, e riguardano la ricezione odierna del drammaturgo siciliano anche in ambito scolastico e didattico e i rapporti tra Pirandello e l'attore Moissi nella cosmopolitica scena berlinese degli anni Venti. Roberto Alonge, docente dell'università di Torino, ha portato il frutto di sue recenti ricerche sul nesso tra la scrittura teatrale e la proiezione in essa di vicende biografiche e familiari dell'autore. Tali tracce (“mostri familiari”) sono molto presenti anche nell'opera messa in scena dal TSB e coinvolgono soprattutto l'ambientazione siciliana, il rapporto matrimoniale e le inconsce pulsioni erotiche. Tutta la problematica del teatro pirandelliano è al centro anche di un nuovo volume delle Edizioni di Pagina, illustrato nel corso della conferenza.
08/11/17 - “Pirandello: metateatro e mostri familiari” incontro con Roberto Alonge, Marco Bernardi e Massimo Bertoldi venerdí 10 novembre alle 17.30 nel foyer del Teatro Comunale.&l Mentre continuano in Italia e nel mondo le manifestazioni per i 150 anni della nascita di Luigi Pirandello, anche Bolzano partecipa all’evento con un appuntamento particolare: venerdì 10 novembre alle ore 17.30 nel foyer del Teatro Comunale di Bolzano (Piazza Verdi 40), il Teatro Stabile di Bolzano, la Biblioteca provinciale italiana Claudia Augusta, in collaborazione con “Il Cristallo. Rivista di varia umanità” propongono un incontro a ingresso libero dedicato al Premio Nobel per la letteratura che si presenta tanto ricco di contenuti quanto interessante per la partecipazione di voci diverse per ambito e competenze culturali, come Roberto Alonge, docente dell’Università di Torino e autore di fondamentali studi pirandelliani, Marco Bernardi, regista dello spettacolo “Questa sera si recita a soggetto” in scena dal 9 al 12 novembre al Comunale di Bolzano e lo studioso e critico teatrale Massimo Bertoldi. A moderare la conferenza sarà Massimo Bertoldi che si occuperà di Alexander Moissi, celebre attore italo-austriaco molto caro al drammaturgo siciliano. La parola poi spetterà a Roberto Alonge, che illustrerà il libro da poco pubblicato per Edizioni di Pagina “Pirandello fra metateatro e mostri familiari. Intorno a questa sera si recita a soggetto per la regia di Marco Bernardi” a cura di Ivan Pupo, in cui è presente un saggio dedicato a “Questa sera si recita a soggetto”, commedia della quale parlerà il regista Marco Bernardi di fatto il giorno dopo il debutto di questa seconda produzione dello Stabile.
06/11/17 - La rivista Il Cristallo in libreria. A giorni l'uscita che celebra l'anniversario di nascita di Martin Lutero, Luigi Pirandello e Antonio Gramsci. Il secondo e ultimo numero del 2017 della rivista di varà umanità tratta la rappresentanza e i flussi elettoriali tra gli italiani nei comuni altoatesini, la revisione dell'art. 19 dello statuto d'autonomia, l'eredità di Antonio Gramsci, Norbert C.Kaser e la sua Brunico, poi Venezia-Nordest-Tirolo: un'idea diversa di storia e legami comuni. Racconta i 40 anni di Radio Tandem e i 700 anni di Merano, la mostra su Martin Lutero a Castel Tirolo e Luigi Pirandello a 150 anni dalla nascita.
24/05/17 - Di ritorno dal TRENTO FILM FESTIVAL - MONTAGNA, SOCIETA’, CINEMA, LETTERATURA Le montagne sono la cifra della nostra umanità, il senso inclusivo della nostra gioiosa piccolezza. Di tutt’altro taglio la serata-evento con Mira Rai, per l’umiltà, la solarità e il naturale entusiasmo di ragazza nepalese che ha commosso il mondo essendo riuscita a superare la triste e drammatica condizione di soldato-bambina per diventare un’atleta da record nel trail-running (la corsa in ambienti montani), scavalcando i numerosi ostacoli sociali e culturali del suo Paese e unendo agli straordinari successi sportivi, il suo impegno a difesa dei diritti delle donne. Straordinario questo Festival per la complessa grammatica che ha saputo costruire e per la semplice diretta comunicazione, per la multimedialità e per lo specifico tematico... ma soprattutto per la possibilità di incontrare i grandi testimoni del passato e del presente, perchè le loro vite, le loro vicende ci aiutano ad orientare meglio il nostro tempo. Gianni Penazzi@infinito.it
Riferimenti per donazioni a CIAONAMASTÈ onlus:
16/05/17 - A giorni in libreria il nuovo numero del CRISTALLO
210 pagine – 11 Euro
contributi di Adina Guarnieri, Sabrina Michielli, Ferruccio Cumer, Günther Pallaver, Alessandra Limetti, Andrea Marcellino, Stefano Zangrando, Barbara Gramegna, Matthias Abram, Salvatore Saltarelli e altri Tra i temi in evidenza: l'accoglienza “fredda” nella ricca provincia altoatesina; Forum dei 100 e Convenzione per l'autonomia; vie, chiese e castelli nella storia e nel paesaggio; i Cantos di Ezra Pound; la cura dei genitori che invecchiano; la valutazione delle competenze scolastiche; romanzi e traduzioni nell'area regionale.
In vendita presso Cappelli, Mardi Gras, Ubik, Athesia a Bolzano; Weger a Bressanone; Alte Mühle a Merano. Negozio online: edizionialphabeta.it (seguire il link per il sommario completo) Abbonamento annuale: presso Centro di cultura dell'Alto Adige – www.altoadigecultura.org
24/03/17 - Dibattito sulla musica classica e contemporanea oggi Conferenza sul dossier del CRISTALLO - ottobre 2016 Carlo Bertorelle Nella foto da sinistra: Carlo Bertorelle, Josef Lanz, Giacomo Fornari e Massimo Bertoldi
13/03/17 - Invito alla presentazione del dossier 150 anni dopo Ferruccio Busoni, la musica classica e contemporanea in Alto Adige oggi.
03/03/17 - Sulla ricezione di Josef Mayr-Nusser nella sua terra. Ricordi sparsi del figlio semi-emigrato. Il prossimo 18 marzo Josef Mayr Nusser sarà beatificato nel Duomo di Bolzano. Non sempre però il mondo locale ha accettato l'esempio di questo martire dell'opposizione antinazista. Su Il Cristallo di aprile 2015 lo abbiamo ricordato con un articolo del figlio Albert Mayr. Folle o eroe (Tor oder Held), così Monsignor Josef Kögl, vicario generale della diocesi di Trento per la parte di lingua tedesca, intitolò il suo scritto del 1946 dedicato a Josef MayrNusser. Con lucide argomentazioni Kögl cercò di spiegare l’alto significato del gesto di mio padre, del rifiuto cioè di far parte delle SS, il corpo militare/terroristico direttamente al comando di Hitler. Kögl cercò di spiegarlo a una popolazione sudtirolese ancora traumatizzata, da un lato, dalla guerra, e, dall’altro, dalle feroci divisioni tra coloro che avevano ceduto alle promesse (del resto assai improbabili) della propaganda nazista optando, nel 1939, per il trasferimento nel Reich, e gli altri, anti-nazisti convinti o anche semplicemente persone di buon senso che invece avevano scelto di rimanere nella loro terra. Kögl si adoperò anche con tenacia affinché i resti di mio padre, dopo il rientro da Erlangen, venissero sepolti nel muro della chiesetta di Stella di Renon. Quella di Kögl fu per lunghi anni quasi una vox clamantis in deserto, certamente la base della Chiesa cattolica per parecchio tempo ebbe una certa difficoltà a comprendere e apprezzare la scelta di JMN. Vi era naturalmente il gruppo di sacerdoti, in primis Josef Ferrari, ma anche Hugo Nicolussi, Alfons Werth, Heinrich Demanega, che erano stati o ancora erano attivi nell’Azione Cattolica e perciò conoscevano da vicino la figura e l’operato di mio padre. Ma nelle valli e sui monti i parroci, a quanto pare, non avevano gli strumenti (e forse neppure la voglia) per cercare di sapere, di capire il gesto di mio padre. Purtroppo la “Autoritätsgläubigkeit” (la fede – cieca – nell’autorità), così diffusa nel mondo di lingua tedesca, non si era fermata davanti al clero. Un’eccezione molto significativa era ed è quella di Josef Innerhofer, per molti anni direttore del «Katholisches Sonntagsblatt», che seppe dare sempre il giusto risalto alla figura di JMN, sia nell’organo da lui diretto sia in numerose altre pubblicazioni. Inoltre il clima politico dopo il 1945 (e fino agli anni 70) non era certo favorevole a una “Aufarbeitung” (elaborazione) di quanto era avvenuto negli anni precedenti la guerra e durante la guerra stessa. Alla generazione dei padri fondatori della SVP, di ispirazione antinazista e antifascista, alla quale dobbiamo tra l’altro la “via Mayr-Nusser” che conduce al maso, era presto succeduta un’altra che – probabilmente anche in parziale buona fede – indicava la lotta etnico-culturale contro l’oppressore italiano come priorità assoluta. Ciò, oltre a semplificare assai il programma politico, aveva anche il vantaggio di offrire una scusa per non confrontarsi con le vicende degli anni 30 e 40, e di focalizzare la riflessione storica principalmente sulla (innegabile) oppressione da parte dei fascisti. In ciò la SVP era indubbiamente aiutata dalla persistenza di nutrite e arroganti sacche fasciste a Bolzano città. Da parte della dirigenza del partito di maggioranza sudtirolese non veniva dunque espressa – a parte alcune lodevoli eccezioni – una riconoscibile linea antinazista. Questo probabilmente era anche dovuto al fatto che nella ex-madrepatria, l’Austria, la denazificazione non procedeva a gonfie vele e anche nella Baviera governata dalla CSU (con la quale la SVP cominciò a stringere legami sempre più stretti) questo processo era meno accentuato che in altre zone della Repubblica Federale Tedesca. Purtroppo anche i piccoli, sfortunati e dunque effimeri partiti di lingua tedesca di ispirazione socialdemocratica non ebbero il coraggio di pronunciarsi nettamente per un’elaborazione di quegli anni. Ma sembrerebbe che neanche le sinistre organizzate di Austria e Germania fossero particolarmente interessate a far partire un discorso in questo senso almeno tra i giovani sudtirolesi. Questa era almeno l’impressione che ricavai dalle visite che ebbi durante l’anno della mia presidenza della Südtiroler Hochschülerschaft (1964): vennero a trovarmi in ufficio esponenti del Riarmo Morale (organizzazione forse di nobili intenti, ma sicuramente non di sinistra) e di altre forze, naturalmente anche gli immancabili rappresentanti di gruppi che volevano aiutare i “lottatori per l’indipendenza del Sudtirolo” (Freiheits - kämpfer), ma mai neanche uno straccio di esponente della SPÖ o SPD. E la sinistra italiana? Anche lì pare sia prevalsa, per lunghi anni, una linea “comoda” (per quanto riguarda la tematica che qui viene trattata): i crucchi erano comunque stati quasi tutti nazisti convinti, o almeno filo-nazisti, e dei quattro gatti che non lo erano stati era troppo faticoso occuparsi. Era già abbastanza difficile cercare di sensibilizzare un po’ verso sinistra il variegatissimo gruppo di lingua italiana su cui il canto delle sirene dell’MSI faceva ancora (troppa) presa. Vi erano delle eccezioni, naturalmente: da sempre l’ANPI deponeva una corona sulla tomba di famiglia dei Mayr-Nusser (dove figura anche il nome di mio padre, benché non sia mai stato sepolto lì). Il compianto Andrea Mascagni, che, tra l’altro era stato mio insegnante al conservatorio e sin dall’inizio un grande estimatore di mio padre, conveniva che la sinistra italiana non avesse fatto degli sforzi per avvicinare i giovani sudtirolesi e tentare un’elaborazione comune delle vicende legate a fascismo e nazionalsocialismo. Nella chiesa di lingua italiana vi era il continuo e appassionato interessamento di don Cristofolini, caporedattore del settimanale «Il Segno», ma non ricordo altri sacerdoti altrettanto coinvolti. Un impulso importante e imprevisto a ravvivare la discussione – ormai un po’ sopita – su JMN venne dato dal regista e autore Reinhold Iblacker SJ che per l’ORF nel 1978/79 realizzò un documentario su mio padre nell’ambito di una serie su personaggi della Resistenza. Iblacker, da navigato uomo dei media, non aveva remore a porre ai suoi interlocutori domande dirette e scomode. Così nel film troviamo uno spaccato delle valutazioni che dei sudtirolesi, giovani e anziani, davano del gesto di mio padre, valutazioni che spaziano dal consenso incondizionato allo smarrimento imbarazzato, al rifiuto tagliente. Nell’ambito di queste interviste si ebbe, finalmente, un riconoscimento esplicito da parte della gerarchia cattolica, con l’allora vescovo Gargitter che dichiarò di considerare JMN un martire della fede. I materiali testuali del film Iblacker li raccolse nel libro Keinen Eid auf diesen Führer. Josef Mayr-Nusser, ein Zeuge der Gewissensfreiheit in der NS-Zeit. Tyrolia, Innsbruck 1979. Durante la presentazione del libro a Bolzano nel Bar Gummer, successe che, dopo le parole di Iblacker, si alzò Toni Ebner sr., caporedattore del «Dolomiten», per dichiarare: «Libri di questo tipo non dovrebbero essere pubblicati». E nelle pagine delle lettere nel giornale da lui di retto presto divamparono le polemiche tra coloro che non esitavano a esaltare nostalgicamente le virtù soldatesche della cieca obbedienza agli ordini e all’“eroismo” in battaglia, e i sostenitori di mio padre e del suo gesto. Qualche anno dopo, grazie al coraggio di una minuta casa editrice, SONO, che aveva già pubblicato in italiano il libro di Franz Thaler, e con il sostegno della CGIL (sostegno invece negato dalla Curia) uscì la traduzione italiana del libro di Iblacker. Peter Egger, docente presso il seminario di Bressanone, figlio di Pepi che era stato insieme a mio padre nell’Azione Cattolica, con grande impegno lanciò negli anni 90 l’iniziativa per la beatificazione di mio padre, tema sul quale tornerò più avanti. Insieme al regista Rosa, realizzò per la RAI di Bolzano un secondo film nel quale, caduto il muro, si potevano vedere anche le località (ora polacche) in cui mio padre si era trovato al momento del giuramento e durante la prigionia prima del trasporto verso Dachau. Intanto Francesco Comina, che per qualche tempo era succeduto a don Cristofolini nella direzione de «Il Segno», e figura di spicco della locale “Pax Christi”, venne fortemente attratto dalla figura di mio padre, dedicandogli due libri. Particolarmente il secondo ebbe e ha tuttora un buon successo e ha contribuito a far conoscere JMN oltre i confini provinciali. Inoltre, come direttore del Centro per la Pace del Comune, organizzò e continua a organizzare convegni dedicati a mio padre e altre figure significative della resistenza. Nel complesso è da constatare un interesse più vivace degli altoatesini verso mio padre, forse dovuto anche a un sen so di colpa per aver chiu so gli occhi per tanti anni nei confronti della pur piccola, ma comunque significativa resistenza nella provincia e all’assenza di quell’imbarazzo che, pare tuttora condizionare molti sudtirolesi. Nel frattempo il ruolo di “postulatore” per il processo di beatificazione fu trasferito – per ragioni che non mi sono mai state spiegate formalmente – dal dottor Peter Egger al dottor Innerhofer, che si adoperò e si adopera con successo sia a portare avanti il processo sia a far conoscerne i progressi. Questo ha senza dubbio contribuito a rendere più popolare la figura di JMN; pare che la prospettiva di un secondo beato locale – dopo il quasi dimenticato Beato Arrigo di Bolzano – stuzzichi anche la curiosità degli atei e agnostici nostrani. Se e quando la beatificazione avverrà c’è da augurarsi che, da un lato, la Chiesa cattolica sudtirolese, ma non solo questa, affronti con maggior decisione lo spinoso tema del comportamento del cristiano vis-à-vis con un regime totalitario e criminoso, dall’altro che sia i responsabili nelle amministrazioni, sia la popolazione stessa vogliano finalmente elaborare fino in fondo gli anni 30 e 40. Concludendo: ho voluto stare entro i limiti di spazio indicatimi dall’editore, perciò alcuni aspetti e persone non hanno avuto il risalto che meriterebbero; non sono uno storico e mi prendo la responsabilità della soggettività di quanto scritto.
07/12/16 - Si comunica l'uscita della rivista “Il Cristallo” - n. 2- anno LVIII- ottobre 2016 (Deutsch folgt unten) La rivista, pubblicata a cura del Centro di cultura dell'Alto Adige e dall'editore Alphabeta Verlag, consta di 176 pagine, è in vendita nelle librerie al prezzo di 11 euro o si può ricevere per abbonamento. Nel numero attuale il dossier di 50 pagine è dedicato alla musica classica e contemporanea in Alto Adige, nella ricorrenza dei 150 anni da Ferruccio Busoni. Si tratta di un'ampia carrellata sulle diverse istituzioni musicali e sugli eventi più importanti, gli autori sono esperti e musicisti come Andrea Bambace, Giacomo Fornari, Josef Lanz, Peter Paul Kainrath e molti altri. L'editoriale del direttore denuncia la falsità dei miti identitari e la vuota retorica autonomistica, di cui le contorte vicende del Konvent e le campagne strumentali sul “declino” italiano sono dimostrazione. Anche la vendita del quotidiano Alto Adige al gruppo Athesia è criticata come rischiosa forma di monopolismo nell'informazione. Pezzi forti del numero in distribuzione sono due analisi critiche di recenti leggi provinciali: la legge sulla “buona scuola” e la legge sulla promozione della cultura. Sono ambedue campi nei quali si nota una eccessiva invadenza della politica provinciale e del potere burocratico. Toni Serafini e Stefan Perini analizzano le sperequazioni sociali ed economiche in provincia e in Europa, mentre Renate Mumelter e Leonardo Gandini approfondiscono il fenomeno della produzione cinematografica oggi, a livello locale e nazionale, e i suoi cambiamenti. Diverse altre rubriche, di recensioni e corrispondenze, co mpletano il “Cristallo” che, tra l'altro, non manca di trattare il centenario di Cesare Battisti e la metodologia didattica del Clil. Il sito dell'editore www.edizionialphabeta.it IL DIRETTORE
(DE) Die Herbstnummer der Kulturzeitschrift Il Cristallo ist da! Eine der zentralen Fragen, die sich die seit über 50 Jahren erscheinende Zeitschrift diesmal stellt, ist: wo steht die klassische und zeitgenössische Musik in Südtirol? Wer organisiert? Wer spielt? Welches Publikum hört sie an? Wieviele Festivals gibt es? Es wurde der Status Quo erhoben, um Neugier zu wecken, Neu- oder Wiederentdeckungen anzuregen. Herausgekommen ist ein fast 50 Seiten dickes Dossier mit dem Titel Zum 150. Geburtstag von Ferruccio Busoni, die klassische und zeitgenössische Musik in Südtirol, heute. Darin stellt sich die heimische Musikwelt vor. Andrea Bambace, schreibt über die Vorreiterrolle jenes Musikers, nach dem der weltberühmte Pianistenwettbewerb in Bozen benannt ist: Ferruccio Busoni. Es gibt Beiträge über seine Jugendkonzerte in Bozen (von Giuliano Tonini) sowie über Busonis weniger bekannte Tätigkeit in den Bereichen Oper und Dramaturgie in Zürich (hervorragend recherchiert von Massimo Bertoldi). Was nun die Südtiroler Klassik und die zeitgenössische Musik betrifft, so spannt der Musikologe Giacomo Fornari einen allgemeinen Bogen und lässt dann die Veranstalter selbst zu Wort kommen: Josef Lanz (Musik Meran, etc.), Daniele Spini (Haydn Orchester), Peter-Paul Kainrath (Bolzano Festival Bozen), Andreas Cappello (Meraner Musikwochen) und viele andere mehr. Sie beschreiben das reichhaltige interkulturelle Angebot, bei dem auch das kleine aber feine Max Reger Festival (Stephan Kofler), die Südtiroler Operettenspiele (Enrico Gerola) und das oft auf internationaler Tournée spielende Ensemble Conductus (Marcello Fera) nicht fehlen dürfen. Die kulturpolitischen Themen widmen sich in dieser Ausgabe einer sehr genauen Analyse des neuen Schulgesetzes durch Claudio Vidoni, der durch seine jahrelange Tätigkeit in der Verwaltung der italienischen Schule des Landes zu den Top-Fachleuten zu diesem Thema zählt. Deshalb wird dieser 20-seitige Artikel auch als eigenständig erscheinendes Infoblatt gratis an Schulen und Interessierte verschickt. Unter die Lupe genommen wird auch das neue Kulturgesetz. Kulturjournalistin Elfi Reiter hat mit den zwei dafür verantwortlichen Landesräten Philipp Achammer und Christian Tommasini gesprochen. Chefredakteur Carlo Bertorelle geht in seinem Editorial auf die Floskeln in der Autonomiedebatte und den Mythos Identität ein und befasst sich mit dem angeblichen Desinteresse der italienischen Sprachgruppe am sogenannten Konvent. Das politische Geschehen der ersten sechs Monate des Jahres wird in den Cronache politiche alto-atesine von Alessandra Zendron kommentiert. Thomas Benedikter befasst sich mit dem Thema Autonomie und veröffentlicht dazu Fotos aus seiner Privatsammlung. Kulturelle und sozial-ökonomische Argumente runden die übliche Vielfalt ab, Renate Mumelter erzählt vom langen Weg, den die Bozner Filmtage bis hin zum heutigen Bolzano Filmfestival Bozen zurückgelegt haben. Der Filmwissenschaftler Leonardo Gandini geht auf das Phänomen der Festivals ganz allgemein ein und beleuchtet Filmfestivals bei denen Filme und Schauspieler die Stars waren genauso wie Philosophie- und Literaturfestivals, wo Bücher und vor allem ihre Autoren viele Menschen anziehen. Die Buchbesprechungen und Kulturbriefe zeigen, dass “Il Cristallo” den Untertitel Rassegna di varia umanità nicht umsonst trägt. In diesem Abschnitt reichen die Themen von Cesare Battisti bis zur viel diskutierten CLIL-Methode. Weitere Infos unter: www.edizionialphabeta.it “Il Cristallo”, n. 2, 2016, 176 Seiten. Erhältlich in Buchhandlungen oder online auf der Webseite des Verlages, 11 Euro Jahresabo für zwei Nummern 20 Euro inklusive Postversand Kontakt für Interviews mit Autorinnen, Autoren, Herausgebern bzw. telefonische Anfragen:
10/10/16 - Il numero di ottobre de Il Cristallo è in dirittura d’arrivo Nella foto parte del Comitato di Redazione. Da sinistra: Carlo Bertorelle, Alessandra Limetti, Massimo Bertoldi
04/10/16 - Rilanciare l'Europa - LEHREN AUS DEM BREXIT
E' uscito recentemente sulla prestigiosa rivista della SPD Neue Gesellschaft un lungo saggio di Mario Telò,
docente di scienze politiche alla Universitè Libre di Bruxelles.
Si parla della possibilità di rilanciare l'Europa attraverso una alleanza contro i populismi che la minacciano.
30/05/16 - Europa e Regno Unito - BREXIT o BREMAINRiprendiamo dall'ultimo numero di "Neues Gesellschaft", rivista storica della Spd tedesca, l'articolo di Mario Telò sulla decisiva questione del referendum inglese sulla permanenza nella Unione Europea. Tutte le questioni oggi, e sempre più, hanno a che fare con l'Europa e con le risposte che l'Unione dà o non dà nella politica estera, nella integrazione economica, nel modello di sviluppo, nel diritto d'asilo e nell'accoglienza, nella prevenzione del terrorismo. Abbiamo cercato di parlarne anche nell'ultimo numero di aprile del "Cristallo". Mario Telò è professore di scienze politiche alla ULB di Bruxelles e ha già collaborato al Cristallo.
(scarica l'articolo)
16/05/16 - RingraziamentoUn cordiale ringraziamento a coloro che sono intervenuti alla presentazione dell'ultimo numero del Cristallo,
giovedì scorso presso l'Antico Municipio di Bolzano. In particolare a coloro che hanno preso la parola per illustrare
alcuni dei contenuti della rivista e ai sei attori che hanno dato vita alla lettura scenica di “Clandestini”. Il Cristallo di aprile è stato presentato per ora anche su alcuni organi di informazione regionali e in alcune trasmissioni e interviste radiotelevisive. Sarà illustrato anche sulla rivista di teatro “www.drammaturgia.it” e nel corso della manifestazione “Esodo e confini”, presso il cinema - caffè Capitol di Bolzano dal 23 al 25 maggio (programma su www.esodoeconfini.org). Grazie all'impegno dell'editore Alphabeta, sarà a breve disponibile – come estratto della rivista – anche il dossier Diritto d'asilo, mobilità globale, accoglienza di circa 50 pagine, che potrà essere richiesto al Centro di cultura dell'Alto Adige e alla sede di Alphabeta. Ricordiamo infine che i collaboratori della rivista sono invitati ad una riunione allargata per analisi e commento sugli ultimi numeri e per progettare i prossimi. Tale incontro si svolgerà giovedì 26 maggio alle ore 17 presso la sede della “Dante Alighieri”, Antico Municipio, via Portici 30 – Bolzano – I piano.
09/05/16 - Comunicato stampa
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Carlo Bertorelle |
allegato: invito conferenza 12 maggio ore 18 a Bolzano
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Il dossier di questo numero del Cristallo, illustrato anche nella immagine di copertina della rivista, è dedicato al diritto d'asilo e accoglienza, nei suoi aspetti globali e locali. Carlo Bertorelle e Adel Jabbar, presentando l'argomento, respingono l'dea dello scontro di civiltà e vedono in questo tema la principale sfida su cui si gioca anche il futuro della coesione e del progetto europeo. Particolarmente interessanti l'analisi della situazione in Alto Adige compiuta da Monika Weissensteiner ed il saggio del giurista Marco Paggi sulle norme del diritto d'asilo e sul recente accordo tra Unione Europea e Turchia, che ha sollevato gravi critiche, sulla “regolamentazione” dei flussi. Vari altri aspetti della convivenza multiculturale sono approfonditi nei contributi degli esperti. L'aspetto di maggior originalità del dossier consiste forse nella raccolta, inoltre, di alcune testimonianze letterarie che documentano, anche nella voce di migranti, la elaborazione artistica di un vissuto doloroso e spaesato.
Due nuove leggi provinciali hanno investito localmente il mondo della cultura e dell'istruzione,
una riguardante le nuove linee di politica culturale, l'altra che riporta a livello provinciale il piano di “buona scuola” varato
lo scorso anno dal governo Renzi. Ne parlano Claudio Vidoni, esperto di legislazione scolastica, ed Elfi Reiter che ha incontrato
i due assessori alla cultura
Tommasini e Achammer.
Alessandra Zendron firma in questo numero le Cronache politiche altoatesine relative agli ultimi mesi di vicende contrassegnate da una stagione incerta, di passaggio e, tutto sommato, di stagnazione della vita politica nella “provincia difficile”: partiti politici in affanno, capoluogo bloccato nella stasi commissariale dopo il prematuro scioglimento del comune, attese, rumori e manovre in attesa delle varie consultazioni indette per uscire dallo stallo su questioni come il progetto Benko, l'aeroporto, la revisione dello statuto di autonomia del 1972...
Un capitolo a parte è appunto dedicato alla “convenzione sull'autonomia” solennemente partita in gennaio, ma rapidamente incagliata in difficoltà che hanno a che fare con procedure piuttosto astratte, con problemi di rappresentatività e squilibri interni, con poca convinzione nella società. Anche la nomina e l'elezione dei 33 membri del Konvent hanno suscitato molti dubbi e da più parti si chiede una revisione di questo meccanismo che ha dato luogo ad esiti sconcertanti. Vedremo se, quando le sessioni di lavoro entreranno nel merito delle questioni, si potranno cogliere apporti davvero utili per il lungo percorso di aggiornamento dello statuto vecchio di 40 anni che è appena iniziato. Qui vediamo confrontarsi le opinioni di Gianni Lanzinger, di don Paolo Renner e di Giorgio Delle Donne, attenti osservatori ed esperti, da diversi punti di vista, della convivenza e dei diritti
Novità interessanti si colgono in campo culturale e artistico: le rappresentazioni teatrali, le mostre d'arte, la musica, convegni e conferenze, libri pubblicati. Massimo Bertoldi firma due contributi su opere drammaturgiche italiane che trattano le migrazioni e sulle due rassegne teatrali altoatesine “Altri percorsi” e “Arte della diversità”, mentre Alessandra Limetti ricostruisce la genesi e le prime fasi della lavorazione di un nuovo testo di Paolo Cagnan (Brattaro mon amour) che andrà in scena a fine aprile con lo Stabile di Bolzano
La ricognizione sugli spazi urbani presenta tre saggi originali: Maurizio Pacchiani sulle tracce della presenza razionalista nelle architetture urbane, Andrea Pintimalli sulla costruzione della chiesa e del quartiere di Cristo Re negli anni Trenta, Barbara Ricci sugli orti urbani ed extraurbani.
Nella sezione letteratura si pubblica un intervento di Raffaele La Capria sulla verità dell'opera poetica e del grande romanzo, mentre Anny Ballardini torna sulla teoria del romanzo e altri interventi si soffermano sull'opera di Guido Morselli e di giovani scrittori esordienti.
A volte una conferenza costituisce un inaspettato momento di incontro e di conoscenza o di approfondimento di autori già noti.
E' stato il caso di Raffaele Donnarumma che ha parlato a Bolzano del “comico” in Calvino, e di due cicli di seminari che, entrambi,
offrono ottime occasioni di riflessione: il percorso sull'utopia organizzato dal Centro pace e i dialoghi intercultrurali promossi
dalla fondazione Upad. Ne parlano Fabio Bonafè e Giovanni Accardo, mentre il filosofo Alessandro Ghisalberti ricostruisce la visione
dell'utopia in Tommaso Moro.
Mostre d'arte: tre sono le rassegne, diversissime tra loro, di cui il Cristallo si occupa. La più importante come allestimento è sicuramente quella del Museion di Bolzano con le due mostre di Vezzoli. Il taglio della critica con cui Francesca Boldrer vi si confronta è inedito, in quanto gioca sul riferimento, pertinente e scientifico, alla realtà del mondo classico misurando su questo le proiezioni dell'artista. Elfi Reiter illustra invece la mostra Gestures-Woman in action di Merano Arte ed Andrea Marcellino si sofferma sul lavoro globalizzato: installazioni, foto e video di Oliver Ressler all'Arge Kunst di Bolzano.
La sezione recensioni contiene sette contributi critici ad altrettante opere uscite recentemente in ambito regionale e non.
Il Cristallo ricorda anche persone che sente affini alla propria vocazione culturale e civile. Tra queste Umberto Eco, scomparso in febbraio, con due interventi di Giancarlo Riccio e di Arnaldo Loner; mentre Sonya Beretta rievoca con intenso sentimento la figura indimenticata di Claudio Nolet, per tanti decenni animatore della rivista. Sui luoghi dove molti si intrattengono per intrecciare pensieri e scambiare commenti, Giancarlo Riccio offre un' affettuosa pagina che descrive l'atmosfera di caffè di Bolzano e di Merano in cui si leggono libri, riviste, giornali...non sono forse da immaginare come i caffè letterari dell'illuminismo, ma si tratta comunque di luoghi dove, per un po', i cellulari tacciono (o almeno dovrebbero) e anche l'onnipresente rete si ritira in buon ordine.
Il Cristallo si potrà acquistare (11 euro) dal mese di maggio nelle principali librerie della provincia o con ordine diretto alla casa
editrice Alphabeta di Merano (e-mail: books@alphabeta.it;
tel. 0473 210650).
La rivista si può richiedere anche al Centro di cultura dell'Alto Adige.
Pagando la quota associativa annuale al Centro (20 euro / 50 euro sostenitore), si ha diritto a ricevere a domicilio
il semestrale e i supplementi; rivolgersi a Centro di cultura dell'Alto Adige – 39100 Bolzano – Galleria Europa 26.
Tel. 0471 – 970023 – e-mail: info@altoadigecultura.org.
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Uscito il nuovo numero della rivista IL CRISTALLO
Si informa che il numero 2/ 2015 della rivista “Il Cristallo” è stato pubblicato in questi giorni e può essere acquistato nelle librerie (Cappelli, Athesia, Ubik e Mardi Gras a Bolzano; Weger a Bressanone; Alte Mühle a Merano).
La storica rivista, attiva da più di 50 anni, ha recentemente ripreso la sua pubblicazione semestrale con la casa editrice Alphabeta
e si presenta come voce critica di riflessione sulla vita culturale e sulla società altoatesine con uno spirito di indipendenza e di pluralismo.
Nel numero appena uscito le consuete rubriche di letteratura, teatro, musica, saggi di storia, di politica e di attualità.
Il dossier è dedicato alla letteratura e al teatro oggi in Alto Adige con le principali novità emerse nelle diverse lingue:
l'identità letteraria delle scrittrici e degli scrittori e i conflitti dell'appartenenza in una regione di frontiera sono analizzati da Alessandro Costazza,
Massimo Bertoldi, Elmar Locher, Arnaldo Di Benedetto e Massimo Salgaro che offrono un'ampia gamma di itinerari critici. Tra le firme presenti vediamo,
tra gli altri, Fabio Zamboni, Francesca Boldrer, Barbara Gramegna, Giancarlo Riccio, Giacomo Fornari, Alessandra Galeazzi, Alessandra Limetti ecc.
Hans Heiss firma un'analisi della Libera Università di Bolzano a più di 15 anni dalla sua nascita e denuncia come in vari settori l'immagine
che la Lub vuole trasmettere non corrisponde alla realtà. Antonio Lampis illustra la sua tesi per un turismo “culturalmente compatibile”,
mentre Giuseppe Segala traccia un bilancio della presenza jazz in regione. Jakob de Chirico rievoca l'avanguardia artistica protagonista
ieri e oggi, mentre Nazario Zambaldi, Anny Ballardini, Albert Mayr, Marco Bettoni Pojaghi ed altri si occupano di diversi eventi artistici.
Un'ampia sezione curata da Stefania Cavagnoli e Laura Mautone si occupa della metodologia di apprendimento linguistico CLIL.
Giuseppe Pantozzi, recentemente scomparso, firma una ricostruzione della storia della psichiatria in Alto Adige, replicando tra l'altro
a critiche comparse in un recente volume di storici.Tra gli altri temi trattati, quello della riforma dello statuto di autonomia e
l'affare Benko a Bolzano.
Una presentazione con il sommario degli articoli è sul sito internet della casa editrice Alphabeta, che pubblica
la rivista: www.edizionialphabeta.it
La rivista Il Cristallo può essere ordinata on line anche presso l'editore Alphabeta Verlag (tel. 0473210650 – e-mail: books@alphabeta.it)
o si può ricevere regolarmente sottoscrivendo l'iscrizione al Centro di cultura dell'Alto Adige – Galleria Europa, 26 – Bolzano.
Il sito web del Cristallo apre il suo spazio di dialogo con i lettori e permette di leggere e scaricare
tutti i numeri della rivista: Il Cristallo
il direttore |
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Carlo Bertorelle |
Aktuelle Ausgabe der Zeitschrift IL CRISTALLO soeben erschienen
Die Nummer 2/2015 der Zeitschrift “Il Cristallo” ist in diesen Tagen erschienen und kann in vielen Buchhandlungen des Landes gekauft werden (Cappelli, Mardi Gras, Ubik, Athesia in Bozen; Weger in Brixen; Alte Mühle in Meran).
Die Zeitschrift erscheint nach über 50 Jahren Tätigkeit.
Sie kommt zwei Mal im Jahr heraus und versteht sich als kritische Stimme, die unabhängig und pluralistisch auf die Südtiroler Gesellschaft und
das kulturelle Leben im Land schaut.
Die neue Ausgabe befasst sich mit ganz unterschiedlichen Themenbereichen, der Autonomie-Baustelle zum Beispiel, der Psychiatrie in Tirol und Südtirol,
mit Literatur und Theater heute, den ersten 15 Jahren der Freien Universität Bozen, dem Jazz, der CLIL-Methode zum Sprachenlernen, Ezra Pound, dem PSU
für Bozen und der Benko-Affäre. Dazu kommen Rezensionen. Autorinnen und Autoren sind unter anderem Antonio Lampis, Alessandro Costazza, Elmar Locher,
Albert Mayr, Jakob De Chrico, Hans Heiss, Adel Jabbar, Eugen Galasso, Grazia Barbiero.
Die Zeitschrift kann direkt beim Verlag bestellt werden (Alphabeta, Tel. 0473 210650 books@alphabeta.it). Mitglieder des
Centro di Cultura dell’Alto Adige erhalten die Zeitschrift kostenlos. Einschreibungen in der Europagalerie 26 in Bozen sind jederzeit möglich.
Alle bisherigen Ausgaben der Zeitschrift können im Netz unter www.altoadigecultura.org nachgelesen werden.
der Chefredakteur |
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Carlo Bertorelle |
Ricordiamo ai nostri lettori e abbonati che il rinnovo dell'iscrizione al CENTRO DI CULTURA DELL'ALTO ADIGE
scade a dicembre 2015
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SOMMARIO
Carlo Bertorelle – editoriale
LA PROVINCIA DIFFICILE
Giorgio Mezzalira – Cronache politiche altoatesine (gennaio – luglio 2015)
Giuseppe Pantozzi – Per una storia della psichiatria in Alto Adige
Gianni Lanzinger – Riaprire il cantiere dell'autonomia. Idee di ieri e di domani. Un convegno il 27 novembre
Giancarlo Riccio – Il giornalismo culturale e la frontiera
Antonio Lampis – Turismo culturale: quanto resta da fare
DOSSIER: Letteratura oggi, scrivere in più lingue
Alessandro Costazza – Il viaggio verso Sud per guardare alla storia del Sudtirolo
Arnaldo Di Benedetto – Il Südtirol Problem in alcuni autori italiani
Elmar Locher / Massimo Salgaro – I conflitti dell'appartenenza. Quale letteratura per l'Alto Adige?
Massimo Bertoldi – La drammaturgia in Alto Adige e Trentino (1990 – 2015)
SAGGI
Culture e arte
Albert Mayr – L'unione fa la forza (dell'arte)
Jakob de Chirico – Artisti sudtirolesi e altoatesini tra Italia, Austria e Germania
Giuseppe Segala – Il jazz in regione
Nazario Zambaldi – Teatro
Anny Ballardini – Il convegno su Ezra Pound a Merano. Intervista ad H.Gerry
Marco Bettoni Pojaghi – Arturo Benedetti Michelangeli. Appunti sulla memoria di un mito
Francesca Boldrer – La satira ieri e oggi: vis polemica, arguzia e coraggio delle idee
Francesca Piselli – Proust in Italia, le traduzioni della Recherche
Diego Valentini – La congiura: da Machiavelli ad oggi
Formazione e società
Hans Heiss – Le fatiche del rinnovamento. Libera Università di Bolzano in fase di ripresa
Vito Mastrolia – William Heard Kilpatrick, il Million Dollar Professor. Il metodo dei progetti e la filosofia dell'educazione
Stefania Cavagnoli – Percorsi plurilingui nelle scuole altoatesine
Laura Mautone – CLIL: una nuova opportunità per i disciplinaristi e per le discipline
Barbara Gramegna – Il Clil come la Zumba?
Adel Jabbar – Diritto d'asilo e mobilità
Rosario Multari – Dai signori della guerra ai signori d'Europa
Storia e luoghi
Maurizio Pacchiani – Una (ri)scoperta: la chiesa di San Giuseppe di Marcello Piacentini ai Piani di Bolzano
Alessandra Galeazzi – Il quartiere Firmian, popolazione e desideri. Una ricerca sul campo
Toni Serafini – Un castello di carta. Comune di Bolzano, piano di riqualificazione urbanistica e affare Benko
RECENSIONI
Filippo Grazzini – La scuola impossibile di Giulio Ferroni
Fabio Zamboni – Vino russo di Fabio Marcotto
Sonya Beretta – Di gelo e di sangue di Renzo Caramaschi
Eugen Galasso – Poesia d'amore (a cura di F. Latino)
Alessandra Limetti – Muro di casse di Vanni Santoni
Anna Vincitorio – Si aggiungono voci di Sandro Angelucci (vedi nr. aprile)
Carlo Bertorelle – Borgo Vittoria di Dominikus Andergassen
Eugen Galasso – Cornelius Castoriadis ou l'autonomie radicale di Serge Latouche
EVENTI
Rosanna Oliveri – Il concetto di tempo nella fisica contemporanea. Un incontro con Carlo Rovelli a Soprabolzano (Renon)
Giacomo Fornari – I concerti estivi delle orchestre giovanili europee
CORRISPONDENZE
Grazia Barbiero – Andreina Emeri trent'anni dopo
Eugen Galasso – Ricordo di Carla Faccioli
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Il Comitato di Redazione si è riunito a metà luglio per programmare il numero di ottobre
della rivista IL CRISTALLO
Nella foto, da sinistra seduti: Massimo Bertoldi, Carlo Bertorelle. In piedi: Alessandra Limetti, Sandro Ottoni
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Martedì 28 aprile 2015, alle ore 18
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"Il Cristallo" ist eine Rarität, eine italienische Kulturzeitschrift in Südtirol hat nämlich Seltenheitswert. Nach einem Tief im Jahr 2013 gelang nun ein verjüngter Neustart.
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Presentato il nuovo numero del “Cristallo” il 10 dicembre 2014
(Archivio Storico del Comune di Bolzano)
Davanti ad un numeroso pubblico il 10 dicembre a Bolzano il
Centro di cultura dell'Alto Adige ha presentato il nuovo numero
della sua rivista “Il Cristallo”. La serata ha rappresentato un
momento importante per illustrare alla pubblica opinione il risultato
di un lungo lavoro. La storica rivista, dopo una battuta d'arresto
di quasi due anni, è nuovamente riapparsa, con diverse novità sia
di forma che di contenuto, riproponendosi come voce di riflessione
critica sulla vita culturale e sulla società.
Alla serata, aperta dal presidente del centro di cultura Giorgio
Negri, hanno preso parte anche l'assessora alla cultura Patrizia
Trincanato e il sindaco di Bolzano Gigi Spagnolli, che ha ribadito
l'interesse pubblico a valorizzare il patrimonio del Cristallo e
a vederlo proiettato verso orizzonti attuali e interessanti anche
per le giovani generazioni. Giovanni Salghetti, ex sindaco e membro
di diverse istituzioni culturali, ha ricordato le figure significative
che negli anni trascorsi hanno dato prestigio e autorevolezza alla
rivista, con una ricerca libera e aperta, in dialogo con la società
civile e con le innovazioni del territorio.
Carlo Bertorelle, nuovo direttore, ha illustrato l'impostazione
e le prospettive del Cristallo di oggi, ricordando che la sfida
che si pone è quella di ottenere partecipazione, interesse e consenso
da parte dei lettori, anche salvaguardando i valori dell'indipendenza
e del pluralismo. Marino Biondi, autore dell'instant book su Renzi,
allegato al numero della rivista, ha inviato da Firenze una lettera
di saluto e di augurio. Nei diversi interventi di Renate Mumelter,
Hannes Obermair, Maurizio Ferrandi, Letizia Ragaglia, Peter Morello,
Ferruccio Cumer si sono toccati poi alcuni degli argomenti trattati
nel numero appena uscito.
L'avventura è appena iniziata, ora il Cristallo si presenterà in
incontri aperti anche in altri centri della provincia. Far conoscere
la rivista, tramite una adeguata rete di distribuzione e una campagna
di adesioni con gli abbonamenti, è l'obiettivo primario per garantire
la continuità. La nuova redazione è impegnata adesso a tracciare
il bilancio di questa prima prova e ad impostare il lavoro per i
prossimi numeri. Il dibattito, i contributi e le critiche sono aperti
a chiunque utilizzando il sito web del Cristallo e il portale d'informazione
e social network www.salto.bz
(anche www.facebook.com/salto.bz)
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Due appuntamenti imperdibili a Bolzano:
Dopo quasi due anni di sospensione il Cristallo torna al pubblico
con un numero doppio che contiene molte novità e che vuole
continuare nella linea di impegno civile e di dibattito critico.
La voce del “Cristallo” è riconosciuta come una autorevole e indipendente
presenza nel campo della cultura italiana. Viene da lontano, ma
è aperta al dialogo e alla ricerca. Ora si presenta in veste
grafica rinnovata, con un nuovo comitato di redazione e nuovi
collaboratori nei diversi settori.
La rivista, promossa dal Centro di Cultura dell'Alto Adige, viene
edita dalla casa editrice Alphabeta
e sarà diffusa nelle librerie e per abbonamento. Al numero in uscita
viene allegato un piccolo libro scritto da Marino Biondi
e dedicato alla ricostruzione dell'immagine del premier Matteo Renzi
nei suoi primi mesi di governo, dal titolo “Spietatamente giovane,
un sindaco al potere. Diario di un renzismo in corso d'opera”.
Alla conferenza stampa del giorno 5 saranno presenti il presidente
del Centro di Cultura Giorgio Negri, il direttore Carlo Bertorelle,
la direttrice responsabile Renate Mumelter e l'editore Aldo Mazza.
Nelle settimane seguenti Il Cristallo sarà presentato pubblicamente
in conferenze ed incontri a Bolzano e nei centri principali della
provincia. Il primo incontro programmato è appunto del giorno
10, ma altri seguiranno.
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Giancarlo Ansaloni dedica una intera pagina sul quotidiano Alto Adige all'imminente uscita della storica rivista.
A fine novembre uscirà un numero molto corposo della rivista “IL CRISTALLO” (ANNO LV / LVI – 2013/2014 numero doppio) e sarà presentato in dicembre in conferenze e incontri nella regione. Sarà pubblicato dall'editore altoatesino Alphabeta e sarà anche diffuso tramite la vendita nelle librerie, al prezzo di 11 euro a copia. Dal 2015 i numeri della rivista saranno inviati per abbonamento e, come già in passato, messi on line.
La rivista esce sempre a cura del Centro di cultura dell'Alto Adige, il cui presidente Giorgio Negri rivolge un sentito augurio alla ripresa delle pubblicazioni. C'è in effetti una certa curiosità per questo numero di lancio, dopo quasi due anni di interruzione e che si presenta in una veste grafica ampiamente rinnovata, con articoli più brevi, colori, design e fotografie.
Alla rivista sarà allegato un “instant book” sulla figura di Matteo Renzi, come parabola della vicenda italiana dell'ultimo periodo, una sorta di "diario del renzismo in corso d'opera", dedicato all' immagine del premier fiorentino nei commenti della stampa e dell'opinione pubblica.”Spietatamente giovane. Un sindaco al potere” è il titolo di questo pamphlet scritto dalla documentata e ironica penna del prof. Marino Biondi, un fiorentino anch'egli, letterato e studioso di fama, storico collaboratore del Cristallo
Nella rivista in uscita compaiono il nuovo direttore Carlo Bertorelle e la direttrice responsabile Renate Mumelter, oltre ad un nutrito gruppo di collaboratori e autori raccolti tra le vecchie firme della rivista e nuove leve che intervengono su campi e interessi rinnovati. Tra questi Lidia Menapace, Hannes Obermair, Barbara Gramegna, Peter Morello, Massimo Bertoldi, Alessandra Limetti, Siegfried Baur, Fabio Zamboni, Francesco Palermo, Eugen Galasso, Marco Bettoni Pojaghi, Ferruccio Cumer, Barbara Ricci, Sandro Ottoni, Letizia Ragaglia e molti altri.
Il “dossier” è dedicato a Bolzano, allo sviluppo della città e al problemadel polo bibliotecario. Continua la rubrica delle “cronache politiche altoatesine”, curate in questo numero da Maurizio Ferrandi, mentre Paolo Pagliaro guarda da Roma all'Alto Adige di oggi. Tra gli altri temi, la politica linguistica nel mondo scolastico, l'Expo 2015, i social network nella provincia di Bolzano, il monumento alla Vittoria oggi, la riforma dello Statuto d'autonomia, il nuovo pubblico nel teatro, nell'arte contemporanea, nel cinema, nella danza, e molte recensioni su autori ed eventi culturali.
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Il Direttore e la Redazione fanno appello a tutti i lettori affinché, col loro abbonamento (ordinario e sostenitore) e col loro sostegno, permettano anche nei prossimi anni lo sviluppo di questa voce di libertà e di ricerca culturale.
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Successo di pubblico alla presentazione del libro che raccoglie le Cronache Altoatesine di Claudio Nolet, appena svoltasi. Ecco due articoli usciti sul Corriere dell'Alto Adige: altoadige_26-02-14.jpg e altoadige_28-02-14.jpg E il servizio televisivo del 27 stesso su Rai3 Tg Trentino. Il libro è liberamente scaricabile o leggibile on line dalla pagina "La rivista".
Presentazione del libro "Claudio Nolet - La provincia difficile - Cronache altoatesine (2001-2012)". Presso la Sala dell’Archivio storico via Portici 30 Bolzano. Raccolta completa delle “Cronache politiche altoatesine” scritte da Claudio Nolet e pubblicate da Il Cristallo – Rassegna di varia umanità, dal 2001 al 2012. Dal locale al globale, i saggi “sine ira et studio” ripercorrono nei passaggi e negli sviluppi, nelle analisi della stampa e nei lucidi commenti dell’autore, i nodi politici più dibattuti nell’ultimo decennio. Interventi di: Carlo Bertorelle, Giorgio Delle Donne, Lidia Menapace, Hannes Obermair. |
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Da 55 anni la rivista del Centro di cultura dell'Alto Adige
raccoglie i contributi di analisi e di critica più rilevanti
nel panorama culturale altoatesino e ha accompagnato la sviluppo
civile e democratico della nostra comunità, con l'apporto
pluralistico delle diverse componenti ideali e politiche presenti
in Alto Adige. Dagli anni del secondo dopoguerra attorno alle
pagine del Cristallo si sono raccolti intellettuali desiderosi
di dialogare tra loro e con la società di questa terra, che
hanno operato un costante confronto con le voci vive di tutta
la società italiana nei campi della letteratura e dell'arte,
della storia, della scienza, del progresso nel senso più ampio.
Si possono qui ricordare solo alcuni dei nomi che, da anni
più lontani fino ad oggi, hanno via via composto la redazione
o hanno collaborato coi loro scritti: Giuseppe Negri, Claudio
Nolet, Luigi Serravalli, Carlo Lazzerini, Ermes Lovera, Pier
Luigi Siena, Giulio Debiasi, Giuseppe Farias, Joseph Maurer,
Silvano Demarchi, Elda Tapparelli, Beppino Disertori, Christoph
v. Hartungen, Giorgio Delle Donne, Luisa Bertolini, Carlo
Romeo, Marino Biondi, Letizia Ragaglia, Sandro Angelucci... A nome del Direttivo del Centro di cultura
dell'Alto Adige |
NOTA BENE: Tutti coloro che condividono l'intento dell'appello sopra riportato possono comunicare la propria adesione all'indirizzo email info@altoadigecultura.org |
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Purtroppo il giorno 17 febbraio 2013, è morto Claudio Nolet e così la rivista Il Cristallo e il Centro di Cultura dell'Alto Adige hanno perso anche la loro seconda colonna portante, da cui tutto questo è nato, cresciuto e si è diffuso. |
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