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SPETTACOLI E MOSTRE

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               la locandina dello spettacolo    

 

 

               una scena dello spettacolo    

 

 

Batracomiomachia

Di Giacomo Leopardi

Regia: Nicola Benussi
Musica: Franco Bertoldi

Con Nicola Benussi, Franco Bertoldi, Alessandra Amaddii, Anna Mongelli, Daniel Picinelli, Davide Ropele, Diego Baruffaldi, Flavia Costantino, Laura Camaglia, Luca Sberveglieri, Margit Steiner, Martina Rocca, Mirko Giocondo, Naimana Casanova, Nicole Unterhofer, Nina Wurster, Patrick Ferrari, Silvy Perathoner, Tatia Lobos, Tommy Roses

Danzatrici Stefania Bertola ed Elisabeth Ramoser

Produzione teatroBlu e musicaBlu

Paralipomeni della Batracomiomachia è l’ultima opera di Giacomo Leopardi. Composto tra il 1833 e il 1837, il poemetto in ottave si rifà a Batracomiomachia attribuita a Omero e racconta in modo eroicomico la lotta tra i topi e le rane, dietro la quale il poeta recanatese nasconde momenti cruciali della coeva storia italiana riconosciuti con molta probabilità nel fallimento dei moti liberali del 1831. In questo modo i topi generosi ma velleitari restituiscono i tratti e i comportamenti dei patrioti, mentre le rane e i granchi corrispondono ai difensori della Restaurazione, vale a dire le forze reazionarie e gli austriaci.

Vincenzo Gioberti definì il lavoro di Leopardi pubblicato postumo nel 1842 un “libro terribile” perché da un lato condanna gli oppressori e dall’altro lato smaschera con amara ironia le ingenuità e le ipocrisie degli spessi patrioti, in modo particolare l’ala cattolica.

Recuperare e trasferire sul palcoscenico un testo di fatto assai complesso per il tessuto linguistico e per la fitta rete di connessioni allegoriche legate ai fatti storici del Risorgimento costituisce un progetto sicuramente insidioso e perciò poco praticato perché si tratta associare alla comunicazione teatrale un testo strutturato sui canoni letterari (in questi anni si annovera lo spettacolo di Natalino Balasso del 2014). Richiede quindi l’ancoraggio ad un linguaggio scenico capace di filtrare e assorbile il materiale testuale per renderlo accessibile al pubblico. In merito la regia di Nicola Benussi imposta l’allestimento di Batracomiomachia sulla ricerca della forza poetica e comunicativa del suono e della voce. Lo spesso Benussi assume i panni del narratore, affronta i versi leopardiani con una recitazione caratterizzata da marcata intensità espressionistica. La parola ritrova tutte le sue possibilità espressive. Diventa ora grassa e cupa ora sottile e sibilante, crea una girandola di variegati e colorati giochi fonetici dagli effetti sonori assai suggestivi. La voce monologante dialoga anche con gli altri supporti sonori, precisi ed essenziali che animano lo spettacolo presentato al Teatro Cristallo di Bolzano, a partire dagli inserti puntuali di Franco Bertoldi anche compositore della musica e dall’intervento delle belle voci femminili del coro. Due contrabbassi, la batteria e una tromba accompagnano i movimenti di corpi danzanti con misura e leggerezza gestuale.

Nello spettacolo manca l’azione drammatica, le luci sono fisse, la scenografia assente. L’orchestrazione dei suoni costituisce la cifra stilistica di questo progetto volutamente finalizzato al godimento dell’ascolto piuttosto che all’assimilazione dei contenuti letterari. Alla fine la scommessa di Benussi e Bertoldi è vinta: Batracomiomachia è uno spettacolo che strizza l’occhiolino al teatro di ricerca con aperture alla sperimentazione. Aspetto questo artisticamente non trascurabile che impreziosisce la programmazione culturale del Teatro Cristallo e arricchisce il panorama dello spettacolo praticato a Bolzano.

                               di Massimo Bertoldi

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