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Le Donne della Merlet. Eine Meraner Industriegeschichte
a cura di Sonja Steger, Enzo Nicolodi, Toni Colleselli
Merano, Edizioni alphabeta Verlag, 2019, pp. 144
Questo libro ci ridà un pezzo di storia artigianal-industriale del Südtirol/Alto Adige, narrandoci, con testimonianze delle stesse operaie, racconti che le “riproducono” con la tecnica del racconto scritto che “media” quello orale (operazione realizzata da Enzo Nicolodi), poesie, introduzioni storiche e altro ancora. Si tratta di una storia che, dagli anni 1920 in poi, fino all’inizio del Secondo Millennio, ossia alla chiusura della fabbrica, ha segnato un pezzo importante della vita produttiva di questa provincia-regione.
Bilingue la fabbrica, prevalentemente (ma non unicamente) di lingua italiana le lavoratrici, con assoluta dominanza femminile (si tratta di confezionare , tra l’altro, il famoso Loden, anche nella memoria recente di tutti in quanto il “capo” più esibito dall'ex-premier iperliberista Mario Monti...), emerge un pezzo di storia sociale e sindacale di questo paese strano che si lascia chiamare “Tirolo del Sud”, “Suedtirol”o tout court “Tirol”, “Haute Adige” etc. Ci si richiama di volta in volta alla fondazione da parte dei Reti (che un presunto storico, qualche decennio fa, identificava senz’altro con gli Etruschi, a loro volta quasi equiparati ai Romani...), all’alto patronato di Michail Gaismayr, di Andreas Hofer, di qualche principe-vescovo, senza considerare come, a livello economico ma anche sociologico e antropologico (penso all'impatto di vari settori della popolazione rurale “improvvisamente”, comunque forse troppo rapidamente trasformati in albergatori o in persola alberghiero), abbia agito sull'immediato ieri e sull'oggi l'industrializzazione , certo insieme al turismo nella sua versione tardonovecentesca.
Sono autori/autrici, oltre alle operaie, Enzo Nicolodi, Walter Christanell quale parte in causa (imprenditore/anche direttore amministrativo della Merlet), i sindacalisti Christian Troger (UIL/SGK), Pino Giordano (CISLSGB-anche autore di una poesia all’epoca dell'occupazione della fabbrica nel 1982) , Giusi Giarrizzo, (CGIL/AGB) che ha avuto a disposizione l'archivio della Camera del Lavoro meranese. Anche l'ex-consigliera provinciale Maria Grazia Barbiero De Chirico ha scritto un testo più che interessante in questo volume, contestualizzando il cosiddetto episodio Merlet non meno di quanto abbia fatto Nicolodi nel suo testo introduttivo.
La frase più significativa quanto emblematica è quella di August Bebel, amico di Friedrich Engels, scritta all'inizio del 1900 e citata da Troger: “Wenn die Arbeiterinnen etwas unternehmen, dann müssen die Unternehmer arbeiten” (Quando le operaie intraprendono qualcosa, sono gli imprenditori a dover lavorare). Suggerisce che un conto sono le proteste operaie maschili, un altro (decisamente più preoccupante per chi detiene le proprietà delle fabbriche) quelle femminile, in quanto, notoriamente, per un complesso di condizionamenti culturali, a protestare sono dapprima gli uomini e solo successivamente le donne. Questa, almeno, era la situazione in un passato anche recente, che le lotte operaie delle donne in tutta Europa e dunque anche in Sudtirolo hanno in gran parte superato.
di Eugen Galasso
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