IL CRISTALLO, 2008 L 2-3 | [stampa] |
La rivista «Il Cristallo» - Rassegna quadrimestrale di Varia Umanità
- è una pubblicazione del Centro di cultura dell'Alto Adige, fondato
il 20 marzo 1956 da un gruppo di persone impegnate nel settore culturale e scolastico
con l'intento di dar vita ad una attività di promozione culturale.
Il Centro di cultura dell'Alto Adige si rese ben presto conto che per avere
una forza culturale più determinante non era sufficiente l'attività
affidata esclusivamente alla comunicazione orale, attraverso l'organizzazione
di conferenze e dibattiti, ma che era necessario disporre di uno strumento più
efficace per poter incidere più in profondità e lasciare una traccia
più duratura e più facilmente reperibile della attività
svolta.
Nacque così «Il Cristallo». Dapprima come pubblicazione
semestrale, poi quadrimestrale.
All'atto della fondazione il Comitato di redazione era così formato:
Stelio Danese, Giulio Debiasi, Antonio Domeniconi, Giuseppe Farias, Carlo Lazzerini,
Ermes Lovera, Renato Maturi, Lidia Menapace Brisca, Giuseppe Negri, Claudio
Nolet, Luigi Serravalli; direttore responsabile Giuseppe Negri.
La rivista è riuscita ad avere collaborazioni di livello universitario
di sicuro prestigio che si sono così interessate alla vita sociale altoatesina
ed in molti casi hanno stabilito un rapporto culturale costante con l'Alto Adige.
Fra i nomi che hanno contribuito alla vita del «Cristallo» e che
sono anche una testimonianza della considerazione che la rivista ha goduto fin
dalle sue origini, ci piace ricordarne alcuni, soprattutto fra i più
lontani, che appartengono alla migliore tradizione culturale ed accademica italiana:
Armando Sapori, Nicolò Rasmo, Francesco Flora, Luigi Salvatorelli, Guido
Calogero, Renato Monteleone, Nino Valeri, Luigi Bartolini, Carlo Battisti, Leo
Neppi Modona, Nicola Chiaromonte, Giancarlo Susini, Claudio Pavone, Francesco
Capanna, Umberto Carpi, Beppino Disertori, Lucio Lugnani, Giovanni Spadolini,
Clemente Riva, Lidia Menapace Brisca, Enrico Maria Fusco, Giampaolo Calchi Novati,
Franco Rella, Marco Boato, Giuseppe Sorge, Giancarlo Pandini, Gabriele Del Re,
Giuseppe Marchetti, Bruno Maier, G .A. Bertozzi, Alfredo Stussi, Elda Tapparelli,
Horst Rudiger, Franco Verdi, Antonio Piromalli, Piero Pacini, Graziano Benelli,
Giovanni Zalin, Aldo Capasso, Ennio Cavalli, Marino Biondi, Giorgio Luti, Mario
Martinelli ecc. A questi si devono aggiungere alcuni professori di università
americane che, venuti a conoscenza della rivista, hanno offerto la loro collaborazione:
Franco Zangrilli, Antonio Vitti, Antony Costantini, Albert De Vivo, Giovanna
Miceli Jeffries, Raymond Petrillo.
«Il Cristallo» si articola in quattro sezioni. La prima di carattere
saggistico in senso lato, la più consistente dal punto di vista quantitativo,
che tratta di preferenza argomenti di carattere letterario, storico, filosofico,
cercando di presentare argomenti che siano parte dell'attualità culturale
italiana e tedesca e che possano avere, in qualche modo, una relazione con la
questione altoatesina. Questa sezione si apre, dal 1961, con un saggio relativo
agli avvenimenti più significativi altoatesini, nazionali ed internazionali.
Tale collaborazione, che fin dall'inizio fu assunta dal prof. Claudio Nolet,
costituisce ormai un documento insostituibile per la conoscenza in forma organica
e precisa della storia altoatesina degli ultimi cinquant' anni. I saggi sono
stati raccolti in tre volumi comprendenti le annate 1961-1980, 1981-1990 e 1991-2000.
Una seconda sezione, diretta per anni da Pier Luigi Siena, "Note d'arte",
è dedicata agli avvenimenti artistici più significativi in Italia
o all'estero.
La sezione "Note regionali" si occupa di quegli avvenimenti che si
sono realizzati in regione, e che meritano di essere ricordati, nel campo del
teatro, della musica, delle arti figurative.
L'ultima sezione è dedicata alle recensioni.
Attualmente il Comitato di redazione è composto da Silvano Demarchi,
Giuseppe Farias, Carlo Lazzerini, Giuseppe Negri, Claudio Nolet.
Nel cinquantenario della rivista il Centro di cultura dell'Alto Adige presenta
una antologia essenziale dei volumi pubblicati in un primo tempo con una periodicità
semestrale e poi quadrimestrale.
Ci si è proposti di riprodurre anastaticamente saggi e recensioni che
fossero significativi quale testimonianza dell'orientamento della rivista e
che in qualche modo indicassero la situazione culturale del momento in cui furono
scritti. La scelta è stata frutto del confronto tra Claudio Nolet, Silvano
Demarchi, Massimo Bertoldi e Giorgio Delle Donne.
Per completare la valorizzazione del lavoro svolto nei cinquanta anni della
rivista andrebbero aggiornati al 2008 gli indici elettronici già realizzati
per il periodo 1959-2001 e gli indici cartacei pubblicati dall'Editrice Bibliografica
di Milano nel 1994, del periodo 1959-1990. L'intera raccolta dovrebbe essere
digitalizzata e messa in rete, anche per lasciare ai posteri una testimonianza
sull'attività svolta per decenni da intellettuali che operavano in provincia,
ma avevano uno spirito poco provinciale, e che appartenevano allo Staatsvolk,
ma avevano uno spirito non nazionalista, ma non per questo antinazionale.